Niente da fare per i resti dell’Avellino Rugby, arrivati al Vestuti con sole quindici unità, poco hanno potuto davanti ad un positivo Rugby Salerno, rinvigorito dalla notizia giunta in settimana, pubblicata sul sito della Fir Campania, che in pratica, nonostante la quinta posizione occupata in graduatoria, annunciava che comunque potrà accedere ai play-off (con la prima del girone A, Campania/Molise, il IV Circolo Benevento) in quanto nel girone 2 Campania/Calabria è la sola squadra insieme all’Amatori Torre ad essere in regola con gli adempimenti previsti dal regolamento per il Settore Giovanile, ad oggi i salernitani hanno terminato il campionato Under 16 (chiudendo al quarto posto) e hanno disputato nove dei quattordici concentramenti previsti con l’Under 14, hanno quindi tempo per effettuare gli altri cinque, inoltre qualora la scalata alla B, dovesse fallire, diventerà una delle quattro formazioni campane a poter partecipare al prossimo torneo di serie C1. Ne ha così pagato le spese il XV del Presidente Roca, costretta a recitare il ruolo di vittima sacrificale, il punteggio finale pesa come un macigno, ma in parte premia la grinta ed il coraggio dei lupi verdi dell’Irpinia, 84-12 – quattordici mete a due – distribuite sei nel primo tempo con tre trasformazioni (36-0) e otto nella ripresa di cui quattro andate a bersaglio, sul 57-0 al 21′ i biancoverdi hanno trovato la meta della bandiera con l’eterno Pericolo, che ha visto Iannaccone fallire il più due e sei minuti dopo sul 62-5 hanno trovato la forza per siglare anche il bis, con il Kurt Cobain atripaldese, Antonio De Mattia, egli stesso ha centrato poi i pali. C’è da dire che i padroni di casa, seppur di caratura superiore, hanno avuto vita facile grazie alla carenza numerica della rosa irpina, come detto arrivata al Vestuti con sole quindici unità, tra cui l’infortunato Virginio Gaita che ha giocato nonostante un’infiammazione tra il ditone del piede dx e la parte sottostante, il dirigente Romeo, ultima ed unica apparizione nella gara di andata a Torre, in più mister Caliano dopo pochi minuti dall’inizio, ha preso una botta alla caviglia sx, rimanendo in campo solo per non far finire la contesa, anche il baby Ruggiero, dopo aver riportato un taglio alla mano ha stretto i denti, con questi presupposti era difficile fare di più, per cui il quarto peggior parziale dell’anno, viene addolcito dalla voglia di combattere fino alla fine, e le due mete siglate rendono meno amaro il punteggio. ” In queste condizioni non potevamo fare molto di più – ha dichiarato mister Caliano alla fine della partita – il Salerno di oggi ha mostrato di essere una buona squadra e di meritare di disputare i play-off, faccio comunque un plauso ai ragazzi che nonostante le varie vcissidudini passate in questa partita, sono usciti dal campo a testa alta, onorando l’impegno fino alla fine e giocando come al solito una gara corretta – ha poi concluso ricordando che il campionato non è ancora finito – son rimaste da recuperare le due partite con il Cus Cosenza e contro il Catanzaro, come già dissi l’altra volta, con un pò di sacrificio in più, possiamo ben figurare, approfitteremo della pausa per la Santa Pasqua, per continuare ad allenarci, sperando di disputarle con qualche uomo in più”.

La partita

Inizia male la domenica delle Palme degli avellinesi, già orfani alla vigilia della pulce Gaita, dell’avanti montefortese Forino e di Iron Man Balletta, nella prima mattinata perdono anche il piccolo pastore G. Lombardi, il paternese Roberto, la roccia grottolellese Spiniello e l’ultimo innesto De Piano, mister Bianco, si trova così costretto a ridisegnare l’assetto che aveva in mente, ritorna in prima linea l’evergreen Mernone affiancato da Sellitto e Petruzziello, quest’ultimo nel ruolo di tallonatore, in seconda si accomoda Romeo insieme a De Mattia senior, in terza Vietri, Caliano con Capasso numero otto, mediano di mischia Ruggiero, che in passato sia con l’Under 20 che con la Seniores aveva già provato il ruolo, positiva la sua prova, all’apertura confermatro Vg. Gaita, i due centri A. De Mattia e Raosa, le due ali Iannaccone e Govetosa, estremo capitan Pericolo. Come prevedibile i locali, provano a pigiare subito sull’accelleratore, per realizzare al più presto le quattro mete che gli garantirebbero il bonus, ma trovano negli ospiti una resistenza che probabilmente non si aspettavano, infatti impiegano più di dieci minuti per siglare la prima segnatura di giornata, sfruttando una superiorità sulla sx, non realizzato il calcio, tengono bene in mezzo gli irpini, resistendo anche a due o tre fasi, ma quando il Salerno apre sui 3/4 son dolori, così al 15′ arriva anche il bis, questa volta dalla dx, nel frattempo Caliano con una caviglia in disordine, si sposta all’ala, Iannaccone prende il suo posto di flanker, al 22′ un errato disimpegno difensivo costa anche la terza meta, questa volta in prossimità dei pali, calcio facile, 17-0. Al 29′ arriva quella del bonus anche questa per vie laterali, non trasformata, 22-0, raggiunto l’obiettivo prefissato i rossoblù di casa giocano in scioltezza trovando anche altre due mete sul finire del tempo entrambe da sette punti che chiudono la prima frazione di gioco sul 36-0. Lupi, quindi ordinati in difesa per i primi minuti, che col passare del tempo soffrono la fisicità dei locali e il dinamismo dei 3/4, per la fase offensiva si registra una sola entrata nei ventidue, grazie ad una giocata della mischia sul finire del tempo, conclusasi però con un nulla di fatto. Nella ripresa il copione non cambia, mister Muotri, orfano di Minelli, fa rifiatare qualche uomo di mischia, è il peggior momento di Pericolo&company che subiscono passivamente senza sembrare in grado di reagire, quattro mete beccate in poco più di diciotto minuti, 57-0. Caliano, sembra gettare la spugna, la caviglia gli fa male, zoppica vistosamente, se ne accorgono anche gli avversari che puntano la sua zona spesso e volentieri, alche il direttore di gara, il signor Esposito della sez di Torre del Greco, alla terza gara arbitrata ai verdi, chiede se ce la fa a continuare, in caso contrario dovrebbe sospendere la gara, come da regolamento, per inferiorità numerica, il coach dei lupi parla alla squadra e alla fine rincuorato dai suoi ragazzi decide di rimanere in campo, quest’episodio da la scossa che mancava, e già dal drop post-meta si vede un’altra squadra, Sellitto si va a prendere l’ovale calciato da Pericolo, il sostegno arriva puntuale, finalmente si arriva nei cinque metri avversari, Avellino vi rimane per un bel pò, fin quando il capitano servito da Ruggiero trova il varco giusto sulla sx e va a schiacciare in meta, la sua sesta stagionale, miglior bottino dei dieci campionati disputati dall’eterno Pericolo, Iannaccone non è preciso dalla piazzola, 57-5. Altro break di Salerno che segna ancora sui lati 62-5, quindi un nuovo sussulto degli avellinesi che generosamente si ributtano in avanti, affacciandosi di nuovo nei cinque metri, ci prova prima Vietri, poi Iannaccone, quindi Capasso, ma è De Mattia Junior che batte velocemente un calcio di punizione a favore e sorprende la retroguardia avversaria, sesta perla stagionale anche per lui, più altri due punti da segnare sul taccuino, sempre da lui realizzati al piede, siamo al 27‘. Ci sarebbe ancora il tempo per provare a segnare altre due mete per non tornare a casa a mani vuote, ma la birra in corpo sembra finita, Salerno sale nuovamente in cattedra e stringe subito alle corde gli ospiti che capitolano altre tre volte, finisce 84-12.

La formazione

15 Pericolo 14 Govetosa 13 Raosa 12 A. De Mattia 11 Iannaccone 10 Vg. Gaita 9 Ruggiero 8 Capasso 7 Vietri 6 Caliano 5 G. De Mattia 4 Romeo 3 Sellitto 2 Petruzziello 1 Mernone.