“In questi ultimi anni non ho mai visto il Padua giocare così bene. Oggi abbiamo messo una seria ipoteca al campionato”. Sono queste le parole che Peppe Gurrieri, l’allenatore del Padua Rugby Ragusa, ha usato per commentare la vittoria della sua squadra sul campo del Cus Catania.
Si è trattato di una vittoria netta, più netta di quanto non dica il risultato, maturata nella seconda frazione di gioco, quando i giocatori catanesi sono calati dal punto di vista fisico. Ma che la vittoria dei biancazzurri sia meritata è un dato di fatto, a nostro parere, inconfutabile, frutto di un gioco in attacco spumeggiante, e di una difesa arcigna, che, a parte un paio di sbavature, si è sempre fatta trovare pronta.
È stata anche una bella partita, giocata a viso aperto dalle due squadre, nonostante la posta in palio fosse grande. Di questo va dato merito ai 30 protagonisti oggi scesi in campo.
Dopo i primi minuti durante i quali le squadre si sono studiate, ha provato Peppe Iacono a rompere l’equilibrio, al 9°, con una punizione concessa dall’ottimo signor Maurizio Costantino per un fallo dei giocatori catanesi in una ruck. Ma il capitano ibleo, oggi il suo piede si è rivelato freddo, ha mandato a lato.
Passano tre minuti e l’occasione per sbloccare il risultato arriva al Cus. Il piede di Federico Re è preciso. 3 a 0.
Ma il Padua di oggi vuole vincere, si riversa subito nella metà campo avversaria e, al 16° passa in vantaggio grazie alla meta di Giovanni Raspaglia. Punizione sui 5 metri battuta veloce da Giovanni Gurrieri che va a contatto con la difesa avversaria. Apertura a Raspaglia. Meta. Peppe Iacono sbaglia la trasformazione. 3 a 5.
Ma se il piede del capitano non è quello delle giornate migliori, le sue gambe oggi non sono seconde a nessuno.
Siamo al 25°. Iacono riceve un pallone poco oltre la linea di centrocampo, finta il passaggio al suo centro e invece si infila nel corridoio che gli si apre davanti, un corridoio che porta dritto fin sotto i pali. La successiva trasformazione è troppo facile per essere sbagliata. 3 a 12,
Al 37° il Padua avrebbe l’occasione per arrotondare ma Peppe Iacono, tanto per cambiare, sbaglia una punizione da posizione non impossibile.
Le squadre vanno al riposo con la sensazione che basta un niente perché i ragusani chiudano definitivamente la partita.
E invece sono i catanesi, alla ripresa, a farsi subito pericolosi e con Re che trasforma in tre punti una punizione concessa per un fallo in ruck dei ragusani.
Ma si tratta di un fuoco di paglia, l’ultimo scossone prima del crollo.
Nel giro di quattro minuti, infatti, tra il 48° e il 52, il Padua mette a segno due mete e chiude, di fatto, la partita. Prima è Antonio Modica a tuffarsi accanto alla bandierina, dopo essersi infilato tra le linee della difesa catanese, e poi è Enoc Valenti che trova un varco tra i mediani avversari e si ferma solo dopo aver schiacciato in mezzo ai pali. Peppe Iacono sbaglia la prima trasformazione mentre realizza la seconda.
Poi la partita si fa più tranquilla. Al Cus non rispondono piu le gambe e scompare dal campo, e il Padua ne approfitta per tirare un po’ il fiato.
Nel frattempo coach Gurrieri fa uscire Michele Campanella, autore di una buona prova, per Adriano Nicita, e un dolorante Giuseppe Di Mauro per Lorenzo Castiello.
Per un quarto d’ora non accade praticamente più nulla.
Al 77° arriva la quinta meta biancazzurra, ed una meta da cineteca. Mischia a destra sulla linea dei 5 metri catanesi, apertura a capitan Iacono che calcia alto a seguire in direzione dell’altra ala. L’ovale rimbalza dentro l’area di meta e l’accorrente Damiano Ortolano, che ha vinto lo sprint con il proprio avversario diretto, deve solo tuffarsi sul pallone. Iacono sbaglia la trasformazione. 6 a 29.
La partita sembra finita qui ma all’ottantesimo c’è gloria anche per Stefano Iacono che approfitta di un pasticcio della difesa cusina per impadronirsi dell’ovale e volare in meta. Suo fratelle Peppe, naturalmente, sbaglia ancora la trasformazione.
Poi la gioia dei giocatori iblei esplode in campo, tra i complimenti dell’allenatore catanese, Mario Camorali (“onore al Ragusa per il meritato successo. Noi finché abbiamo avuto fiato abbiamo giocato alla pari. Poi siamo crollati e a quel punto non c’è stata più partita”).
E adesso, per il Padua, la vittoria finale è più vicina.
Man of the Match: Peppe Iacono perché, nonostante oggi il suo piede non sia stato quello delle migliori occasioni, il Capitano è stato il metronomo della sua squadra, ha realizzato una bellissima meta e ne ha fatta segnare una altrettanto bella a Damiano Ortolano.