Ancora una sconfitta per l’Imperia Rugby. Però fa meno male di quella immeritata di domenica scorsa contro la capolista Acqui. L’avversario è di riguardo:  uno Spezia di notevole tradizione e notoriamente scorbutico ed ostico. L’Imperia si presenta leggermente rimaneggiata. De Masi va a estremo, al rientro nonostante un fastidio ad un muscolo a ridosso dell’anca. Si sa, i rugbisti sono fatti così… Semeria e Bigi alle ali. Negli ultimi allenamenti Maurice Dumaas li ha sottoposti ad un bombardamento di calci lunghi, onde affinare le loro capacità di raccolta e rimessa in gioco. Roggero viene spostato a centro. Aveva terminato la partita contro l’Acqui con un fastidio alla spalla e comunque è necessario per il futuro vedere quanta velocità può mettere nel reparto arretrato, completato da Felipe De Castro. Pozzati prende il posto di apertura. Negli ultimi allenamenti ha condotto buone sessioni di calci, provando più volte il calcio in drop.

Castaldo è inamovibile mediano di mischia. Il pacchetto avanzato è completato dal veloce Barbotto in prima linea con Di Franco e Oreggia (mancava Jefferson De Quadros tra l’altro) in prima linea, Novaro e Vazio in seconda linea e Manganello, Minniti e Ardoino in terza. Luigi Ardoino chiude in modo assai onorevole la carriera da senior, mostrandosi tra l’altro fra i più in forma in allenamento.  Una bella pagine è quella di Alessio Lanteri, già capitano, rientrato in campo dopo 17 mesi di stop a causa di una devastante frattura del malleolo subita nello scorso campionato. Lui aveva confidato a molti un rientro per la fine del campionato successivo: così è stato ed ha dimostrato di essere uomo di parola, vero atleta e rugbista d’eccezione. Nessuna paura pur nel delicato ruolo di estremo, considerato il rimpiazzo di De Masi acciaccato.

Sono anche entrati Marsilii in prima linea, Salaris e Delbecchi in seconda e terza linea, Bruno all’ala , Correddu in seconda linea e Carli in terza linea.

La partita è stata divertente, come di solito sono le partite dell’Imperia negli ultimi tempi. Un buon viatico per far sapere alla gente che c’è un bello spettacolo da godersi in quel di Baité quando le squadre locali giocano in casa. Lo Spezia attua un gioco moderno, con punti di incontro frequenti operate dalle terze linee, allo scopo di riciclare palloni per i tre quarti. Non sempre il gioco riesce, perché il pacchetto avanzato spezzino è falloso. L’arbitro del comitato emiliano è stato bravo nel cogliere le difficoltà dei locali.

Lo Spezia è arrembante, dunque, ma arruffato. Nonostante questo va in meta e non trasforma. L’Imperia reagisce e fra le linee spunta il solito Davide Pozzati che deposita in mezzo ai pali, per la comoda trasformazione di Castaldo. Che dire ? Ormai Davide ci ha abituati a questo tipo di azione. Forse nel Nord Ovest ormai bisogna parlare di mete “Pozzati-style”.  Lo Spezia però non ci sta e aggredisce l’Imperia a fondo segnando due volte senza trasformare: bravi comunque gli imperiesi a condurre gli avversari a marcare lontano dai pali e a non consentire comodi calci. In ogni caso non tutti hanno un Castaldo che sa essere micidiale dalla piazzola. 20 a 7 per lo Spezia a metà partita. Flavio  Perrone nel secondo tempo fornisce spazio alla panchina e saltano gli schemi. Si gioca in modo intuitivo e spettacolare, come nelle isole del Pacifico pur essendo in riva al Tirreno. Lo Spezia segnerà per ultimo allo scadere, per un definitivo 30 a 19 che non è certo penalizzante per l’Imperia. Nella seconda parte del campionato, infatti, i ponentini hanno giocato la carta del rinnovamento della mischia. E questa volta è anche andata meglio del previsto, anche con la conquista di alcune rimesse laterali, un fondamentale mancato contro l’Acqui. Il futuro è assicurato anche se l’Imperia non è al centro di un movimento territoriale forte come quello piemontese. Si potrebbe anche guardare verso la Francia per un futuro campionato di vertice, che sicuramente non tarderà a venire con la maturazione dei giovani.  E senza punti di penalizzazione iniziali, dato che ci sono le premesse per un settore giovanile completo. Una circostanza che vedrebbe oggi l’Imperia meglio posizionata in classifica. E l’Acqui ai playoff. La compagine piemontese però manca degli under 14 e under 16 e così sarà Cogoleto a salire verso gli spareggi. L’Imperia non rompe le righe, ma farà ulteriori esperimenti con alcune amichevoli. Arriba Imperia Rugby.