La notizie circolava in maniera ufficiosa da un po’ di tempo, ma solo ieri è arrivata l’ufficialità: Lorenzo Cirri lascia la panchina delle Fenici. Dopo quattro anni e tantissimi successi raggiunti le strade del tecnico pratese e del Bologna Rugby 1928 si dividono. E’ stato proprio Cirri a rassegnare le proprie dimissioni alla fine dello scorso campionato concluso con la semifinale scudetto. Ciclo finito, o più probabilmente qualche rapporto logoro nello spogliatoio, sono queste le indicazioni che arrivano dal comunicato rilasciato ieri sera dal tecnico stesso, che ha voluto esprimere l’apprezzamento per la società e per il suo successore Alessandro Pirona, anche se non è mancata una punta di rammarico per come questa avventura è terminata. Attualmente Lorenzo Cirri, uno dei più conosciuti allenatori della Serie A femminile degli ultimi anni, è senza panchina, noi gli auguriamo di tornare presto a calcare i campi d’Italia. Questo il comunicato “integrale” rilasciato ieri sera dal tecnico: “Sono estremamente triste nell’annunciare le mie dimissioni da allenatore delle Fenici, ma dopo quattro anni alla guida di questa squadra credo sia giunto il momento di fermarsi. Dopo aver riflettuto a lungo mi sono reso conto di essere stanco, anche se non sono i km che pesano in questo momento. Ho accettato la sfida, quattro anni fa, disegnato il logo di una squadra che ho sempre sentito mia, ma mai costretto ad esserlo. Sapevo che la fine di questa storia sarebbe potuta arrivare, ma non è arrivata come avrei voluto. Le cose finiscono, è vero, il come è un’altra cosa. Ho deciso di fermarmi per non rovinare quello che di buono è stato fatto come squadra, quello che di buono è stato costruito. Ho deciso di fermarmi perché i cicli finiscono, forse; ma i risultati restano. Un viaggio durato 4 anni, incredibilmente eccitante, con un’idea in testa che molte delle mie giocatrici non avevano mai nemmeno sognato: lottare per lo scudetto. Quasi nessuno credeva che questo potesse un giorno diventare realtà. Io si. Un percorso nel quale siamo andati oltre le mie più rosee aspettative, incrementando costantemente le performance della squadra e raggiungendo risultati incredibili: dall’argento al Torneo internazionale 7s Petternella, alla prima storica vittoria di una squadra bolognese con il Benetton Treviso e la semifinale scudetto, in una stagione che ha visto la prima giocatrice del Rugby Bologna 1928 esordire nel Sei Nazioni ed un’altra delle ragazze vestire la maglia della nazionale U18. Tengo a precisare che non ho avuto ragioni di scontro con la società che, anzi, ringrazio pubblicamente per gli attestati di stima e di affetto che mi ha fatto pervenire nei giorni scorsi. Non ho mai dato il mio ruolo di allenatore delle Fenici per scontato e sapevo che sarebbe prima o poi arrivata la fine di questo percorso. Eppure siamo arrivati alla fine prima di quanto io avrei voluto o di quanto mi sarebbe piaciuto. Certo fatico a comprendere le ragioni di questa rottura inaspettata, ed il comportamento di alcune giocatrici mi ha ferito profondamente, ma ho preso questa decisione con serenità sapendo di aver dato tutto me stesso a questa squadra. Ho deciso di lasciare, lo faccio senza rimpianti e con la speranza di avere contribuito alla crescita personale e sportiva di tante giocatrici. So che la squadra rimarrà nelle mani di Alessandro Pirona, che in questi due anni è stato il mio vice e questo mi conforta. Oltre ad avere un’idea del gioco molto simile alla mia, Alessandro è un tecnico di grande competenza che è cresciuto molto in questi due anni, oltre ad aver rappresentato per me sul campo un punto di riferimento a livello umano prima ancora che tecnico. Sono sicuro che saprà guidare la squadra al meglio, portandola ancora più in alto e rendendomi ancora una volta orgoglioso del lavoro fatto assieme. A lui auguro davvero la miglior fortuna. Vorrei concludere ringraziando la mia famiglia e tutti i dirigenti del Rugby Bologna 1928 che non mi hanno mai fatto mancare il loro affetto e sostegno, sia nei momenti buoni che in quelli non così buoni. E’ tempo per me di raccogliere nuove sfide e lavorare con chi ha entusiasmo e voglia di seguirmi”
Lorenzo Cirri

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