«Nella vita il mio avversario più grande di sempre sono stato io, ne sono convinto. Bisogna sempre superare se stessi per andare avanti. Una regola che ho imparato nel rugby, ma che vale anche nella vita di tutti i giorni». Queste le parole di Mauro Bergamasco, simbolo della nazionale italiana e fresco di vittoria con le sue Zebre, in occasione della sua visita a San Patrignano di lunedì pomeriggio, quando è sceso da Parma per conoscere la realtà e sostenere la sua campagna raccolta fondi.

Mauro si è concesso due ore all’interno della comunità, visitando alcuni settori, principalmente le grafiche e la scuderia, scherzando e fermandosi a chiacchierare con i ragazzi. «Il rugby in 30 anni mi ha insegnato un sacco di cose. Fra queste il gioco di squadra e ad adeguarmi ai rimbalzi imprevedibili della palla ovale».

Davvero simpatico l’incontro con i ragazzi del settore delle grafiche a cui ha prima regalato un pallone della franchigia delle Zebre e poi portato in dono una maglia della nazionale firmata dai 22 eroi di Murrayfield che si sono imposti sabato pomeriggio contro la Scozia. Al termine della visita il sostegno alla comunità: «Ho scoperto la campagna di San Patrignano in tv e con questa visita mio sono davvero reso conto della bontà e della freschezza del progetto che la comunità porta avanti da 36 anni. Un percorso gratuito che sono sicuro si rivelerà davvero importante per il loro futuro. Quindi invito davvero tutti a sostenere la campagna raccolta fondi di San Patrignano».

La campagna raccolta fondi di San Patrignano prosegue fino al 7 marzo ed è possibile contribuire inviando un sms per donare 2 euro o chiamare da telefono fisso sempre al 45508 per donare 2 o 5 euro.

Qui l’intervista video a Mauro Bergamasco

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