Continua il processo di crescita del Modena Junior Rugby e si abbassa sempre più l’età dei tesserati del club verdeblù.

Ne parla Alessandro Mazzi, responsabile del settore minirugby del Modena Junior Rugby, che ferma l’attenzione sull’importanza di avvicinarsi alla palla ovale già in tenera età, non solo da un punto di vista tecnico: «Il rugby è uno sport particolare. Serve pazienza per insegnare ai bambini prima di tutto i valori, poi i fondamentali tecnici e le tattiche. Sono valori semplici, che possono essere visti anche come forme di buona educazione, il rispetto per le regole e per l’altro, avversario o arbitro che sia. Alcuni bambini sono più predisposti, altri più ribelli, ma nel giro di un anno o un anno e mezzo tutti si adeguano: abbiamo visto cambiamenti radicali. Essendo uno sport di contatto, più i bambini sono piccoli, meglio si abituano, anche se nelle prime fasi i contatti sono minimi e non aggressivi e solo dalla categoria Under 10 gli scontri iniziano a farsi più seri. Per raggiungere il nostro obiettivo, che è quello di dare il maggior numero di atleti alla prima squadra, è fondamentale che i bambini inizino presto, in modo da avere esperienza, attitudine allo scontro e un bagaglio tecnico adeguato al momento dell’esordio. Il contatto non è comunque l’aspetto più difficile da insegnare, più complicato è insegnare la disciplina».

L’ex bandiera del Modena si sofferma poi sui numeri del minirugby verdeblù, sottolineando come l’impianto di Collegarola stia già diventando stretto: «Le nostre categorie contano in totale 140 bambini, un numero in costante crescita e la gestione degli allenamenti diventa in alcuni casi difficile. Un esempio? I quattro allenatori dell’Under 10 seguono 55 bambini e spesso sono costretti a dividere il campo con altre squadre. Sembra strano, ma l’impianto di Collegarola ci sta già stretto. Proprio il settore del minirugby è tra quelli che sta crescendo di più, grazie al passaparola dei genitori e al lavoro che stiamo portando avanti nelle scuole. Rispetto agli altri sport di squadra, in calo di iscritti anche a causa della crisi economica, siamo in controtendenza, e questo significa che la società si sta muovendo bene e l’ambiente che è venuto a crearsi è molto buono. È nostra intenzione continuare su questa strada, nella speranza di vedere in futuro sempre più modenesi affermarsi con la maglia della prima squadra». (sassuolo2000)