Quest’oggi mi voglio soffermare sulla serie C. Un campionato splendido, estremo in tutte le sue forme: nel gioco, nei sentimenti, nelle contraddizioni e nei terzi tempi, che unisce giocatori esperti e a fine carriera con le giovani speranze e le nuove leve provenienti da tanti ambienti diversi e differenti realtà. Un campionato troppo spesso bistrattato e lasciato ai margini del mondo ovale.

Eppure i veri eroi giocano in serie C.

Facile dire che i grandi campioni sono super uomini, imbattibili, in grado di gesti atletici sensazionali, ma siamo sicuri che sarebbero in grado di reggere il confronto ad armi pari?

Io non credo.

Facile dire che gli All Blacks sono fenomeni, super atleti, ma fateli allenare il 27 Dicembre dopo la vigilia, il Natale e il Santo Stefano di un giocatore di serie C, con la lasagna e i tortellini che ancora ti reclamano e con i fritti che ti ricordano che tra qualche giorno sarà capodanno.

Belli i tuffi in meta di Ashton e Habana, ma, cari i miei campioni, venite a farli tra i sassi e la pozzolana dei campi di serie C….a Twickenham sono tutti bravi.

e i grillotalpa? Giocatori specializzati nei turnover, abili nel rubare i palloni nelle ruck avversarie. Belli, imponenti e dalla tecnica sopraffina si incuneano rapidi nei punti di incontro mettendo le mani sulla palla. Provate a farlo in serie C con 20 persone a terra nel raggruppamento. Una immagine che a tratti ricorda la vendemmia, in altri momenti sembra riportarti a quando, da bambino, Piero Angela ti spiegava l’accoppiamento dei mufloni, con il pallone che scompare sotto le pance dei contendenti.

Vogliamo poi parlare di resistenza? Chi è il vero fuoriclasse? Ma’a nonu che gioca la finale del mondiale ad altissima intensità per ottanta minuti o un qualsiasi giocatore di serie C che scende in campo la Domenica dopo l’ultima giornata del sei nazioni, dopo un sabato passato interamente al pub? E quando dico interamente, intendo tutto il giorno, come una giornata lavorativa: dalle 13, ora dell’appuntamento per il pre partita fino almeno alle 22, termine dell’ultima, nella speranza che il capitano non ti chieda di restare per gli straordinari. Il giorno dopo tutti in campo, belli come il sole, con gli aliti così pesanti da placcare i piloni e gli etilometri che ancora suonano impazziti.

A questo punto lancio la sfida: chi è il vero eroe, il vero super atleta?

Cari All Black, con le mie regole, nel mio campo….quando vi pare!

@valeamo