Sono state necessarie 48 ore per digerire la sconfitta di Roma, ma già martedì sera, alla ripresa degli allenamenti in vista dell’incontro con l’Avezzano, che a questo punto diventa fondamentale per continuare a sperare nella salvezza, l’aria che si respirava era quella della consapevolezza: il passo falso con la Primavera è stato solo un episodio e nulla è ancora perduto. A patto e condizione, aggiungiamo noi, che si riesca a battere gli abruzzesi.

Ci crede il coach ragusano, Massimiliano Vinti: «Perdere in quel modo mi ha dato fastidio. Una sconfitta con la Primavera ci poteva stare, ma non con quelle dimensioni. I 67 punti rimediati a Roma, però, ci hanno fatto tornare con i piedi per terra e questo mi fa ben sperare per domenica. Perché so che con l’Avezzano i miei uomini torneranno umili e affronteranno l’incontro con la caparbietà e la voglia che occorre per vincere questo genere di partite».

Di fronte, i biancazzurri, si troveranno una squadra che si trova, più o meno, nella loro stessa situazione: vincere per non soccombere.

Gli abruzzesi, qualche settimana fa, hanno cambiato guida tecnica, affidando la panchina al loro capitano, il centro Simone Lanciotti, e in queste ultime giornate hanno sì vinto una sola volta, ma le sconfitte sono arrivate con squadre di alta classifica e spesso sono state di misura. Quindi un brutto cliente per i paduini.

In più, come detto in precedenza, per i gialloneri marsicani, la partita di Ragusa è una di quelle da dentro o fuori. Il coach avezzanese: «Veniamo in Sicilia per vincere. A fare la differenza sarà la testa e lo spirito con il quale entreremo in campo. E poi, arrivati a questo punto, non è che abbiamo molte scelte, o si vince o si perde, o il paradiso o l’inferno».

Gli abruzzesi arriveranno al “della Costituzione” in formazione completa («In queste settimane abbiamo anche recuperato qualche “vecchia gloria” che ultimamente si era un po’ allontanata»), mentre coach Vinti dovrà fare a meno di qualche pedina fondamentale. «Purtroppo non potremo contare sull’apporto di Albert Di Grandi, fermato dai sanitari dopo il colpo alla testa di domenica scorsa, e avremo diversi uomini in non perfette condizioni fisiche. Ma faremo di necessità virtù. D’altra parte non possiamo più permetterci passi falsi, il nostro obiettivo sono i cinque punti».

Mancano tre giornate alla fine del campionato, e a questo punto è come se si giocasse un torneo ad eliminazione diretta: chi perde è fuori. E per andare avanti e arrivare a quella sorta di finale che si giocherà il 4 maggio (Padua-Rieti) i ragusani dovranno intanto battere l’Avezzano.

L’incontro sarà arbitrato dal signor Gianluca Bonacci della sezione di Roma. Fischio d’inizio alle ore 11:30 (in un primo momento era stato fissato per le 11:00) e diretta streaming sui siti Ragusarugby.it e Rugbyterzotempo.net

La dirigenza del sodalizio ibleo, però, lancia un appello a tutti i ragusani: «Venite al campo a tifare e a dare una mano al Padua. Ora più che mai bisogna giocare in sedici!».