Il progetto Triskele, la franchigia Under18, nata qualche settimana fa dalla collaborazione di sette società rugbystiche siciliane, Amatori Messina, Audax Ragusa, Miraglia Agrigento, Nissa, Padua Ragusa, Rugby Palermo, San Gregorio Catania, va avanti e prende sempre più forma.
Nei giorni scorsi Peppe Gurrieri, il direttore tecnico del Padua Rugby Ragusa, era stato nominato all’unanimità Presidente dal Consiglio Direttivo e, successivamente, si erano compiuti i passi ufficiali, affiliazione della nuova società alla Fir e iscrizione al prossimo campionato regionale di categoria, perché Triskele potesse disputare la stagione agonistica 2015/2016.
Lunedì, infine, la nuova franchigia è stata presentata al Presidente del Comitato Regionale Fir, Orazio Arancio ed è stato svelato il nome del tecnico che guiderà Triskele. Si tratta del catanese Ninni Bonomo, già selezionatore regionale per la Fir.
«Un allenatore di carisma e tecnicamente molto preparato. La migliore scelta che si poteva fare», ha commentato Peppe Gurrieri. «Prossimamente verranno resi noti i nomi degli altri collaboratori».
Intanto già mercoledì, al Comunale di Caltanissetta, ci sarà il primo raduno dei giocatori che vestiranno la maglia della franchigia. «Un modo per iniziare a conoscersi e prendere confidenza con i nuovi compagni».
Per ovvi motivi, i giocatori selezionati, durante la settimana, si alleneranno con il proprio club di appartenenza, mentre il venerdì tutta la rosa si riunirà per l’allenamento di rifinitura al Polivalente di San Giovanni La Punta. «Le partite, invece, le giocheremo sempre in trasferta. Un po’ perché non abbiamo ancora un campo nostro, ma soprattutto per dare il senso che si tratta di una squadra che appartiene a tutta la Sicilia. Giocheremo quindi a Ragusa, a Catania, a Messina, e così via di seguito negli altri campi dell’isola».
L’obiettivo dichiarato è quello di vincere il campionato per poter disputare, l’anno prossimo, il campionato Elite. «In realtà, per quest’anno, ci accontenteremmo anche soltanto di consolidare la nostra struttura per poi puntare al salto di categoria tra uno o due stagioni. Ma è evidente che, considerando il nostro potenziale tecnico, centrare fin da subito la promozione non sarebbe qualcosa di impossibile».
Anche perché, aggiungiamo noi, un progetto come questo, unico quanto meno nell’Italia meridionale, ha tutto per raggiungere qualunque obiettivo.
«Naturalmente», ha concluso Gurrieri, «Triskele resta aperta a quelle società che al momento per qualunque motivo hanno deciso di non aderire. Se il nostro diventasse un progetto comune a tutte le società siciliane, Cus Catania compreso la cui squadra al momento disputa già il campionato Elite, potremmo veramente sognare in grande».

dirigenza_triskele