Sicilia ancora amara per il Paganica Rugby: i rossoneri, decimati dalle assenze (ben 6) hanno ceduto 31-7 sul campo dell’Amatori Catania.
A condannare Riccardo Ciocca e compagni, comunque artefici di una prestazione all’insegna del cuore e del sacrificio, sono stati i troppi errori in fase di gestione dell’ovale che hanno sia fatto sfumare almeno due nitide azioni da meta sia, in qualche caso, agevolato oltremodo il lavoro offensivo dei padroni di casa.
La cronaca: pronti via ed il gioco si ferma per 20 minuti a causa di un grave infortunio (trauma midollare) occorso al direttore di gara Costantino che, colpito fortuitamente al volto mentre controllava lo svolgimento di una mischia, è costretto a lasciare il campo in ambulanza.
Dopo aver provveduto alla sostituzione dell’arbitro, la partita riprende.
Paganica prova ad uscire dai propri 22 giocando alla mano, ma gli etnei alzano subito la rete difensiva costringendo Ottavio Modica al passaggio sotto pressione. L’ovale è mal controllato da Leonardo Chiaravalle che, in questo modo, agevola l’estremo di casa Pezzano: recupero fulmineo e percussione in campo aperto conclusa dentro l’area di meta.
Borina centra i pali con il calcio di trasformazione, Amatori Catania avanti sul 7-0.
Cinque giri di lancette ed i padroni di casa si issano oltre il break: da punto d’incontro Mazzoleni apre per l’accorrente Giammario che, pur placcato, riesce in un rapido riciclo verso Borina il quale, beneficiando del sovrannumero creato dal compagno di squadra, attacca la profondità e, tagliata in due la linea rossonera, chiude il suo assolo schiacciando in mezzo ai pali.
Lo stesso numero 11 etneo trasforma senza difficoltà portando il parziale sul 14-0.
I rossoneri di coach Sergio Rotellini, nonostante lo svantaggio, tengono bene il campo ma non riescono a capitalizzare e, anzi, in chiusura di frazione vengono puniti per la terza volta.
Touche etnea dentro i 10 metri offensivi, ovale portato a terra e messo in cassaforte con la maul che lavora bene sul piede avanzante: dal raggruppamento si sgancia la terza ala Cosentino, il quale prende una buona linea di corsa e, dopo aver resistito ad un tentativo di placcaggio, deposita oltre la linea.
Borina mantiene il 100% dalla piazzola ed il primo tempo va in archivio con l’Amatori Catania in vantaggio per 21-0.
Al rientro in campo dopo l’intervallo, il Paganica trova la giusta cattiveria agonistica.
Minuto nove, Bonomo lancia sul primo blocco trovando la presa sicura di Tremante che porta a terra l’ovale e, con l’aiuto dei compagni, prova ad organizzare la maul.
Tentativo che non va a buon fine a causa dell’opposizione del pacchetto etneo, ma il Paganica riesce comunque ad organizzare una mini unit in uscita: carica di Ciocca, il sostegno puntuale di Bonomo e Cinque agevola il lavoro del capitano rossonero che rompe la rete difensiva catanese e marca meta.
Da posizione defilata Stefano Rotellini mette dentro la trasformazione, rossoneri a -14 sul 21-7.
I rossoneri continuano a spingere ma non trovano il giusto abbrivio per incrementare il loro score; viceversa, ad un’Amatori Catania sorniona e cinica, basta una fiammata per centra il bonus offensivo.
Ruck sui cinque metri paganichesi, Giammario finta l’entrata poi gioca un offload incrociato che trae in inganno i placcatori consentendo così agli etnei di segnare la quarta meta della loro partita.
Borina interrompe la sua striscia positiva dalla piazzola, punteggio quindi di 26-7 in favore degli uomini di coach Ignazio Vittorio.
La forbice si allarga ancor più nel finale di gara: rossoneri in difficoltà sugli esterni, il grabber di Giammario va a premiare lo sprint di Borina che raccoglie l’ovale e in velocità va a segnare la sua seconda meta di giornata.
Il calcio di trasformazione che si infrange sul palo è l’ultimo fotogramma della partita.
Paganica che, dunque, resta ancora a zero punti in classifica, ma l’occasione per sbloccarsi potrebbe essere dietro l’angolo: domenica prossima, infatti, sul terreno amico dello “Iovenitti” arriverà il Colleferro, già affrontato e battuto due volte nel corso della Prima Fase.

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