Rompere un digiuno di vittorie che, ormai, dura da 6 partite e 60 giorni. Per il Paganica Rugby sarà questo l’obiettivo da centrare domenica prossima, quando – calcio d’inizio anticipato alle ore 12:30 – sul rettangolo verde dell’“Enrico Iovenitti” sarà di scena l’Amatori Messina.

Nell’approcciare al match con il XV siculo, Giordani e compagni dovranno tenere la mente focalizzata quanto più possibile sulle buone prestazioni sciorinate con le due battistrada Benevento e Civitavecchia.

Prove che, al netto delle sconfitte maturate, in casa Paganica hanno ridato sicurezza e brillantezza a quegli automatismi di squadra che, invece, parevano essersi bloccati proprio dopo la gara di andata con i biancorossi peloritani.

Allora – era il 6 marzo – il Paganica pagò un dazio pesantissimo sia in termini di punteggio (la gara finì 45-14 in favore del Messina) sia, ancor più, in termini di infortuni: dalla Sicilia, infatti, tornarono acciaccati Giacomo Sebastiani, Fabio Rotellini, Cristian Lattanzio e Massimo Masciovecchio.

Lui solo, nel frattempo, è tornato arruolabile ma, di contro, in infermeria sono finiti Mario Coscione (che sembra però sulla via del recupero dopo qualche fastidio al ginocchio) ed Antonello Anitori.

Quest’ultimo, in particolare, sofferente per il riacutizzarsi di un fastidio al piede, due domeniche fa ha giocato solo un breve spezzone della gara interna con il Benevento, mentre la settimana scorsa a Civitavecchia era sì tra i 18 convocati ma non è sceso in campo.

All’organico numericamente ridotto, però, il Paganica sta contrapponendo tanto orgoglio ed attitudine al sacrificio.

Qualità venute fuori con grande evidenza domenica sul campo della capolista quando, con appena due cambi disponibili, solo una meta non marcata ha impedito ai rossoneri di strappare un punto di bonus offensivo che, ai più, sarebbe apparso meritato per quanto fatto vedere nell’arco degli 80 minuti di gioco.

Ma se l’organizzazione offensiva, la tenuta in mischia e touche ed il gioco al piede hanno denotato efficacia, miglioramenti sono attesi nella difesa sulle trame sviluppate alla mano dagli avversari: in troppe occasioni, infatti, il Paganica si è fatto cogliere impreparato in fatto di posizionamenti.

Contro una squadra fisica ma al tempo stesso veloce come Messina, infatti, saranno questi gli errori da evitare così che si possa riuscire a tenere aperta la contesa e, alla fine, farla pendere dal lato paganichese.

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