Nervi saldi, organizzazione difensiva impeccabile, cinismo agonistico nello sfruttare ogni favorevole situazione di gioco ovale in mano.
Saranno questi gli ingredienti che il Paganica Rugby dovrà sapientemente amalgamare quando, domenica prossima 31 gennaio, si troverà a calcare il campo del Benevento in quello che sarà il passo d’esordio nel Girone Promozione del campionato di Serie B.
Dando uno sguardo in casa avversaria, un dato in particolare salta all’occhio scorrendo il ruolino di marcia interno dei biancazzurri sanniti.
Da inizio 2015 ad oggi, infatti, solo una squadra è riuscita a strappare il risultato pieno sul rettangolo verde del Pacevecchia: si tratta della Primavera Roma che, il 22 febbraio dello scorso anno, si impose per 24-17.
Da allora i campani, nelle 8 partite successive (giocate a cavallo del campionato 2014/2015 e della stagione attualmente in svolgimento) hanno conquistato ben 7 successi (tra cui il roboante 78-12 con cui, a metà novembre, hanno letteralmente demolito il Cus Catania) e un pareggio (impostogli dall’altra rappresentante del rugby etneo partecipante al campionato di Serie B, l’Amatori).
Tornando all’ultimo stop casalingo subito dal Benevento, per dare l’idea della dimensione in cui maturò il rovescio, giova ricordare che la Primavera, al termine del passato campionato, strappò il pass per le Finali Promozione conquistando poi la Serie A imponendosi nel doppio confronto con il Civitavecchia.
La quasi inespugnabilità del Pacevecchia, di fatto, è una diretta conseguenza dell’assoluto valore della rosa campana (dimostrato anche dalla grande mole di punti fatti nel primo stint di stagione, 380 con 37 mete all’attivo, dato controbilanciato da soli 131 punti subiti).
Rosa che, come obiettivo, ha, senza mezzi termini, il ritorno nella seconda serie rugbistica tricolore.
Un campionato in cui il Benevento è stato protagonista fino al 2009, anno in cui cedette il titolo sportivo alla neonata società dei Gladiatori Sanniti (unione di di 8 realtà territoriali costituita per dare slancio allo sviluppo del rugby della zona, ma che ebbe breve durata, tre stagioni, e non troppa fortuna agonistica).
Insomma, per il Paganica un avversario che si prospetta aspro ed insidioso come una montagna da scalare, ma i ragazzi rossoneri l’ascesa la proveranno, a testa alta e senza nessun timore reverenziale.
Per continuare sempre più a dare corpo e sostanza ad una stagione dai tratti, finora, davvero esaltanti.

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