Inizia dal match interno con il Benevento (calcio d’inizio previsto domenica 3 aprile alle ore 15:30) lo sprint finale del Paganica Rugby nell’ambito del Campionato di Serie B 2015/2016.

I rossoneri, ad oggi sul fondo della classifica nella Pool Promozione Centro/Sud con zero vittorie ed un solo punto all’attivo, cercheranno di mettere in campo orgoglio ed agonismo per fermare la corsa di una squadra, quella sannita, che, al contrario, è lanciata nelle zone alte della graduatoria.

I biancoazzurri, infatti, attualmente stazionano al secondo posto (ultimo utile, a fine stagione, per centrare l’obiettivo dei playoff per la Serie A) e, finora, hanno ceduto – tra le altre cose di strettissima misura, 15-14 – solo all’imbattuta capolista Civitavecchia Centumcellae.

Tornando a guardare in casa Paganica, prima di Pasqua la dirigenza rossonera – preso atto del momento difficile vissuto dalla squadra – ha voluto riconfermare la piena fiducia sia nel coach Sergio Rotellini sia nel gruppo dei giocatori su cui, fin dall’avvio della stagione, la società si è proposta di costruire un progetto di crescita proiettato nel lungo periodo.

Focalizzandosi sull’ambito più prettamente tattico il Paganica, per cercare di arginare un Benevento tenace sui punti d’incontro e con una terza linea – Passariello – molto fisica capace quesi sempre di operare break sui placcatori avversari, dovrà offrire una prestazione che vada a ricalcare quanto visto, almeno a tratti, nel match di andata giocato allo stadio “Pacevecchia” lo scorso 31 gennaio.

Allora finì 34-21 per i campani che, di fatto, capitalizzarono al meglio il parziale di 12-0 maturato nell’arco dei primi quindici minuti di gioco; il Paganica, però, passato lo sbandamento inziale, offrì una prestazione convincente e riuscì a trovare buone certezze di gioco mixando egregiamente manovra alla mano e profondità nei calci di spostamento.

Da quell’impostazione, adesso, si dovrà cercare di ripartire per approcciare nel modo giusto un mese di aprile che, ai rossoneri, offrirà ben tre match da giocare di fronte al pubblico amico.

Tifosi i quali, parimenti ai ragazzi che scenderanno in campo, hanno tanta voglia di tornare a festeggiare e veder sventolare trionfante la bandiera con sopra impressa l’effige del Moro.

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