Un gagliardetto datato 1972 bruciato (gesto di estrema violenza per chi conosce il valore che un rugbista dà ai simboli della propria identità sportiva) e, abbandonate sopra ad un muretto, le foto che raccontano la storia di una squadra.
È quello che rimane del Città di Frascati, la compagine con cui il Paganica Rugby avrebbe dovuto esordire nel campionato di Serie B 2015/2016.
Condizionale d’obbligo e rimasto tale.
I rossoneri, infatti, una volta arrivati allo stadio di Cocciano sono stati accolti con la comunicazione che il match non si sarebbe giocato.
Infatti, spiegano i responsabili di quella che fu la compagine giallorossa, a causa di una gestione societaria discutibile e con l’avallo della locale amministrazione comunale che ha tolto la possibilità alla squadra di usufruire delle strutture sportive, il Città di Frascati (che pure si era regolarmente iscritto al campionato) è stato di fatto cancellato dai ranghi federali.
Insomma, una storia iniziata nel 1949 cancellata con un colpo di spugna.
Ad oggi, la continuità con il vecchio Città di Frascati è garantita da una società, la Tusculum Rugby, che, faticosamente, sta cercando di riorganizzarsi e ricostruirsi dalle basi.
Tornando al Paganica, il gruppo guidato dal coach Sergio Rotellini, dopo aver effettuato il riconoscimento ha dovuto attendere come da prassi fino alle 16, ossia mezz’ora dopo quello che sarebbe stato l’orario previsto per il calcio d’inizio.
A quel punto, certificato il mancato arrivo dei padroni di casa, il direttore di gara ha provveduto a ratificare la vittoria a tavolino del Paganica con il punteggio di 20-0, che frutta così ai rossoneri i primi 5 punti in classifica della stagione.
Un inizio utile per ridurre la penalizzazione di 8 punti che la Federazione ha comminato al Paganica per il mancato rispetto delle obbligatorietà di settore giovanile anche se, va detto, la situazione andata in scena nel comune dei Castelli lascia l’amaro in bocca e non è certo una pagina da ricordare per l’intero movimento ovale tricolore, specialmente in un momento nel quale le alte sfere parlano con convinzione di progetti di crescita.

Nella foto: lo stadio di Cocciano desolatamente vuoto

image1 (1)