E’ stata fissata per giovedì sera, alle ore 21:30, in un noto studio legale del capoluogo irpino, la riunione decisiva che sancirà il definitivo accordo per la nuova franchigia che unirà l’Avellino Rugby ed il Salerno Rugby. ” Non solo una strada che unisce due Comuni, ma un nome che unisce un’idea, un sogno“. Con questa frase, usata come immagine di copertina, è stato annunciato anche il nuovo sito del Rugby Due Principati, che presto avrà anche il suo logo ed i suoi nuovi colori. Ci eravamo lasciati, con un nuovo incontro tra le parti, avvenuto lo scorso giovedì a Salerno, dove i rappresentanti delle due società hanno approfittato per rinsaldare il buon rapporto d’amicizia creatosi nel corso degli ultimi mesi, grazie anche al legame affettivo che gli avellinesi nutrivano per l’ex lupo Luigi Sbozza, ricordiamo eletto all’unanimità Presidente del nuovo club. Nell’occasione sono stati presenti anche alcuni esponenti delle due squadre che hanno iniziato a socializzare tra di loro, dandosi appuntamento sempre per giovedì alle 18:30 al Manganelli, per effettuare quello che sarà la prima sgambatura della franchigia. Ancora 48 ore tocca aspettare, quindi per l’ufficialità della storica unione, dove si dovrà mettere semplicemente nero su bianco, su quanto già stabilito nei precedenti incontri. Il Presidente come detto è stato già eletto, i due vice saranno i due Presidenti dei rispettivi club : Antonio Roca per l’Avellino e Maurizio Cascone per i salernitani, quattro i consiglieri per parte, tra gli avellinesi: Luca Pericolo, Generoso Bruno, Alessio Console, per l’ultimo posto si deciderà, poco prima dell’incontro, quando la dirigenza irpina, dopo l’arrivo del Presidente Roca, stabilirà il Direttivo del Consiglio e indicherà i tecnici da utilizzare. Il ballottaggio, comunque è tra il sempreverde Antonio Mernone ed il tecnico Carmine Caliano, per la questione degli allenatori, sarà reso noto anche il ruolo che occuperà il direttore tecnico degli irpini: Daniel Bianco ed il probabile ingresso di nuovi soci, sia dal versante beneventano che da quello avellinese. Per Salerno gli altri consiglieri, dovrebbero essere: Vittorio Liguori, che insieme a Sbozza ha contribuito alla crescita dell’Under 10/12, il ritrovato Giuseppe D’Angelo, anch’egli fautore dellla cooperazione avellinese/salernitana agli albori dell’Avellino Rugby (stagione 2002-03) e Valeria Del Prete, consorte dell’arbitro Lucio Radetich. Assodato che il campionato a cui parteciperà la franchigia è quello di serie C1 e che la stessa prenderà parte anche a quello dell’Under 18, si metterà al vaglio anche l’eventuale collaborazione che comprenderà anche le altre categorie, che i rispettivi club finalizzeranno con l’originale denominazione. Il Manganelli rimane sempre il terreno di gioco, maggior indiziato per disputare le gare casalinghe, mentre per gli allenamenti, oltre al parco di Largo Santo Spirito, le altre strutture indicate sono quelle di Mercato San Severino e il Vestuti di Salerno. “Abbiamo accolto con favore la nascita del Rugby Due Principati – spiega il numero uno dell’Avellino Rugby: Antonio Roca – il progetto è molto chiaro, vogliamo essere competitivi anche nel campionato di serie C1, che ci vedrà affrontare avversari di caratura maggiore, in modo tale da promuovere con maggior forza la nostra disciplina sia in Campania che nel Mezzogiorno – ha poi aggiunto il motivo della scelta di partecipare al campionato di C1 – La riforma dei campionati indotta dalla Federazione Italiana Rugby ha portato la suddivisione della serie C in due tronconi, il Rugby Salerno lo scorso anno ha acquisito sul campo il diritto di parteciparvi, sarebbe stato un peccato non dare la possibilità ai nostri ragazzi di confrontarsi con un torneo dove si andranno ad incontrare squadre più attrezzate, pugliesi e probabilmente siciliane su tutte – ha infine concluso, facendo riferimento alla rivalità calcistica tra le due città, precisando che nel rugby non può chiaramente esistere – Avellino e Salerno vivono una rivalità prettamente calcistica, nel rugby spesso ci siamo affrontati da avversari, ma non è mai mancata la sportività. Negli ultimi mesi è prevalsa la volontà dei dirigenti di migliorare la società. Il campanilismo non rappresenta il bene del rugby, ma non mancherà il giusto orgoglio per i rispettivi club e per i propri simboli, Avellino e Salerno saranno centri tecnici di promozione, per l’intero movimento della palla ovale”.

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