A quarant’anni di distanza dalla vittoria dello scudetto, Rugby Brescia vuole tornare ad essere grande, sul campo e fuori. Lo fa con un nuovo progetto, nato dal cuore e dalla mente di chi il rugby se lo porta dentro da sempre. Si chiama “Progetto 40: Crescere di nuovo – Un progetto per un nuovo, grande Rugby Brescia”. Dopo le vicissitudini che hanno coinvolto la società negli ultimi anni, a Brescia c’è la voglia di ripartire con una nuova nascita, di voltare pagina per concretizzare una nuova possibilità per il Club, per i giovani e per il territorio. Un lavoro già pronto a prendere il via nella prossima stagione 2015/2016.

“Progetto 40” è un progetto articolato che tocca tutti i punti necessari a riportare il Rugby Brescia ai fasti, non solo in termini di risultati agonistici, di quarant’anni fa coniugandolo con la nuova volontà di trasparenza, di lealtà, di responsabilità manifestata dalla società.

GLI OBIETTIVI di PROGETTO 40:

–          riportare il Rugby Brescia ad un ruolo di assoluta rilevanza nel panorama rugbistico e sportivo, locale, nazionale e internazionale;

–          formare a “tutto tondo” gli atleti all’interno del Club sviluppando al massimo le loro potenzialità per ottimizzare le risorse e massimizzare il risultato;

–          diffondere la cultura e i valori del rugby;

Il progetto si concretizzerà già a partire dalla prossima stagione partendo da una nuova filosofia dentro e fuori dal campo con un rapporto di stretta collaborazione con gli stakeholders. Trasparenza, responsabilità, lealtà, rispetto, condivisione, disciplina, senso di appartenenza dentro e fuori dal campo dovranno caratterizzare l’atteggiamento non solo dei giocatori, a tutti i livelli, ma anche della dirigenza e dei tifosi.

RIORGANIZZAZIONE DEL SETTORE GIOVANILE:

Il nuovo Rugby Brescia vuole prendersi cura del proprio vivaio in modo più incisivo rispetto a quanto fatto in passato, riorganizzando al meglio il settore giovanile.

Le giovanili verranno ripensate suddivise in due settori:

–          il settore minirugby che comprende Under 6, Under 8, Under 10, Under 12 e Under 14;

–          il settore juniores per Under 16 e Under 18;

Entrambi i settori hanno bisogno di una riorganizzazione specifica che tenga conto di tutti gli aspetti del giovane atleta (tecnico, motorio, socio-affettivo, medico e manageriale). C’è inoltre bisogno di una serie di figure professionali. Ciascuna squadra di ogni categoria va poi strutturata con un capo allenatore, un vice-allenatore, un responsabile della motricità per il minirugby, un preparatore atletico per gli juniores.

E poiché Rugby Brescia è convito che per formare buoni giocatori ci vogliano ottimi insegnanti, contestualmente alla riorganizzazione del vivaio nasce il Centro Studi del Club per far crescere tecnici che abbiano competenze specifiche di altissimo livello. Sarà un vero e proprio centro di ricerca che sappia individuare un metodo e che dia gli strumenti ai futuri tecnici per poter portare il proprio contributo alla crescita di ciascuna squadra. Il percorso formativo, articolato in 4 livelli a seconda delle categorie e delle fasce d’età, dura un anno per ciascun livello e non esclude la frequentazione dei corsi allenatori della F.I.R. che restano obbligatori.

Tutti gli allenatori che lavorano nei settori giovanili del Rugby Brescia, d’ora in poi, devono aver frequentato e superato i corsi interni. Il Centro Studi, nella nuova visione della società, diventa il polmone che dà aria e ossigeno al Club, educandone gli educatori e formando quegli uomini che hanno scelto di impegnarsi in campo per poter contribuire alla crescita e allo sviluppo tecnico della squadra.

A fianco, in parallelo, lavorerà l’Accademia. Nella nuova filosofia della società l’Accademia ha un ruolo fondamentale: essa dovrà essere in grado di permettere ai giocatori più dotati e motivati del Rugby Brescia e di altri club di esprimere al meglio le proprie potenzialità. L’Academy va quindi pensata come un laboratorio, una bottega in cui ricerca ed esperienza si fondono per poter dare il meglio ai discenti. Un’accademia che forma dei giocatori di buon livello può quindi diventare un vero e proprio punto di riferimento per tutta la società e può inoltre costituire un buon mezzo per creare sinergie concrete e fruttuose con gli altri club del territorio.

All’Accademia si viene ammessi, non tutti i giocatori possono entrarci. Essa si propone di formare atleti d’eccellenza che abbiano passione, che siano ambiziosi e che vogliano lavorare duramente per poter migliorare. Possono essere ammessi tutti i giocatori dall’under 16 alla prima squadra, ma l’Accademia è aperta anche ad atleti tesserati per altri club. La prassi di ammissione viene attivata tramite lettera di invito della società dopo che i responsabili del Centro Studi si sono confrontati con i tecnici di categoria per individuare gli atleti più meritevoli. Superate le prove di ammissione coloro che entreranno a far parte dell’Academy cominceranno immediatamente a seguirne i programmi.

IL NUOVO BRAND:

Rugby Brescia in questi mesi ha lavorato anche ad una nuova brand identity per dare un segnale di cambiamento a tutti gli stakeholder con una nuova identità visiva del Club. Un’identità che si affranchi dal passato ma che ne porti i contenuti migliori nel futuro, per creare appartenenza e fidelizzazione. Nel ripensare al brand del Club la società ha deciso di utilizzare come simbolo grafico per tutte le attività la zampa, ora identificativa del solo Junior Rugby Brescia, inserendo la bandiera italiana a ricordo dello scudetto vinto.

I loghi del Club saranno 3 d’ora in poi, che identificano i 3 principali settori di attività:

–          la prima squadra;

–          il settore junior;

–          la nuova accademia;

NUOVO RUOLO DELLA PRIMA SQUADRA:

La prima squadra dà e riceve in un’ottica circolare: dà competenze e riceve in cambio uomini consapevoli dei propri mezzi e dei propri limiti, dei propri diritti e dei propri doveri, atleti preparati in grado di arricchire la squadra con il proprio impegno. Tutti coloro che fanno parte dello staff dei seniores devono contribuire alla crescita dei settori giovanili mettendo a disposizione le proprie competenze.

IL RUGBY NELLE SCUOLE:

Verrà avviato un progetto a costo zero per le scuole che contempli attività di promozione del rugby finalizzate a portare il più grande numero di ragazzi al campo per far provare e conoscere questo sport.

Gli istruttori sono studenti in Scienze motorie o professori di educazione fisica, professionisti dell’insegnamento e dell’educazione che intendono il rugby come un mezzo di formazione non come un fine, solo così si può instaurare un buon rapporto con i docenti e con gli studenti e trasmettere un messaggio positivo.

UNA NUOVA CASA:

Per poter programmare la crescita e il miglioramento di un club consolidato e organizzato è necessario possedere un impianto adeguato, fondamentale sia per la formazione degli atleti, sia per lo sviluppo del rugby giovanile sia per la crescita del livello della prima squadra. Un impianto adeguato deve possedere almeno due campi da gioco con relativi spogliatoi, una palestra attrezzata, una saletta medica, una stanza per il fisioterapista, magazzini per il materiale tecnico, una sala video/studio, una sala riunioni, una sala stampa, una segreteria, un bar ristorante, una club house con spazio per il terzo tempo.

Attualmente allo stadio “Aldo Invernici” tutte queste caratteristiche sono già presenti, ma è necessario che l’impianto venga riorganizzato e ristrutturato per poterlo rendere adeguato ai tempi e alle esigenze di un club in crescita e che punta sempre più in alto.

UNA WEB TV:

La società vuole creare una web tv, un grande contenitore online dove saranno disponibili tutte le partite di tutte le squadre di Serie A. I video saranno fruibili sia da parte degli appassionati di rugby per rivedere le partite, sia a disposizione degli staff tecnici per lo studio tattico degli avversari e per la formazione degli atleti.

Con il nuovo Progetto 40 la società vuole mettere in atto anche un nuovo processo di comunicazione virtuoso con l’obiettivo di riportare il rugby nel cuore dei bresciani e di riportare i bresciani, e non solo, al campo. Il nuovo settore di comunicazione si occuperà delle relazioni con gli sponsor e gli stakeholders, della gestione degli spazi di sponsorizzazione, dell’ufficio stampa, della comunicazione interna, dell’aggiornamento web e social e dell’organizzazione di un media planning adeguato.

“Rugby Brescia vuole tornare ad essere grande come quarant’anni fa quando vinse lo scudetto. Noi ci crediamo e stiamo lavorando duramente per questo. Crediamo fortemente in questo progetto perché pensiamo che i tempi siano maturi per tornare a fare grande questa squadra” ha detto il presidente Federica Montanarini questa mattina in conferenza stampa. Accanto a lei il vicepresidente Francesco Braga ha confermato la volontà della società di voler mettere tutto l’impegno, anche economico, per dare al Rugby Brescia, dagli juniores alla prima squadra, le chances che merita. “L’impianto “Invernici” ha bisogno di lavori di miglioramento che noi abbiamo già avviato. Il campo 1 dovrebbe essere al 70% entro la fine dell’estate. Poi vorremmo mettere mano alla Club House per crearne una all’altezza del progetto che abbiamo in mente, così come a breve dovremo sistemare anche i seggiolini della zona coperta. Noi siamo determinati ad andare avanti – spiega ancora il vicepresidente – ma vorremmo capire anche il pensiero sul tema dell’amministrazione comunale dato che l’impianto è e rimane di sua proprietà”.

Al coach Marco Pisati il compito di spiegare il cuore di questo grande lavoro di rinascita: “Vogliamo puntare sui nostri ragazzi, dal vivaio fino alla prima squadra, perché siamo certi che questa migliore organizzazione aiuterà tutti a dare il massimo. Ai ragazzi del Rugby Brescia che si allenano e si impegnano duramente vogliamo poter dare la prospettiva della convocazione in nazionale. Io voglio vincere, e con questo progetto sono sicuro che ci riusciremo”.

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