Alice Salerio, classe 1997, ogni volta che la incrocio al campo ha i capelli biondi raccolti in bellissime trecce ed il passo deciso di chi non ha paura di nessuno. Lo so è banale, ma mi fa venire in mente Alice in Wonderland, il film di Tim Burton. La protagonista è una bellissima ragazza bionda anticonformista, furba, intelligente e che se la gioca alla pari con tutti, buoni e cattivi. Ma il film preferito di Alice è La città incantata di Miyazaky, forse lei si riconosce di più nella protagonista di questa storia… Domenica è entrata in campo nella semifinale contro il Benetton Treviso nel secondo tempo ed ha segnato la sua prima meta con una squadra di grande tradizione e prestigio. Una bella soddisfazione a soli 17 anni. Alice frequenta il quarto anno del liceo scientifico, una scuola impegnativa.
Ti è difficile conciliare la scuola con il rugby ? Le chiedo,
“No, cerco di organizzarmi in modo tale che la scuola non influenzi il mio percorso sportivo”
E’ il tuo primo anno in serie A, com’è stato l’ingresso nella nostra squadra PwC’s Rugby Monza 1949 ?
” All’inizio ero molto intimorita…loro avevano vinto lo scudetto l’anno scorso. Pensavo di non essere all’altezza per di più ero entrata in squadra da infortunata (avevo rotto il crociato ad agosto) ma allenandomi e passando del tempo con loro è stato sempre più divertente.”
Cosa hai pensato quando domenica hai segnato la meta contro il Benetton Treviso?
“Sinceramente a niente in particolare. Ero riuscita a dare un sostegno efficiente dopo un buon avanzamento…”
Cosa ti hanno detto le tue compagne ?
“Mi hanno fatto i complimenti, tante pacche sulle spalle. Ero contenta, mi sono sentita utile”
Meglio una meta o un bel voto a scuola?
“Al momento, pensando al 23 maggio quando giocheremo la finale a Parma credo sarebbe meglio una meta…”
Cosa dicono i tuoi compagni di scuola del fatto che giochi a rugby ?
“Glielo sto chiedendo proprio ora….dicono che sono libera di fare ciò che mi piace…è uno sport”
Sorrido, il pregiudizio è roba per vecchi, per fortuna.
