Rugby Alto Vicentino vs Junior Rugby Mirano 1957/2  15 – 15 (pt. 10 – 12)

Una bella giornata di sole al Nelson Mandela, accoglie i padroni di casa del Rugby Alto Vicentino el Junior Rugby Mirano 1957/2 che in classifica, prima della giornata odierna, occupano rispettivamente il sesto posto, frutto di 5 vittorie e il settimo posto con 3 vittorie per i veneziani. L’aria che spira sullo stadio pedemontano è  fresca e a tratti rinforzata anche dal vento. Il RAV non può schierare Dalla Pozza e Maroni, entrambi alle prese con seri infortuni e queste sono assenze importanti che peseranno nell’economia della partita. C’è da recuperare gioco e fiducia dopo la prova insoddisfacente fornita nel turno precedente con il Rovigo a Badia Polesine. Fin dall’inizio è chiaro lo spirito di alcuni giocatori nero-arancio: mettere il massimo impegno in campo. Purtroppo l’intento non è seguito in blocco dalla squadra, per cui seguono azioni con poca continuità e confusione nella distribuzione in campo. Dopo qualche folata offensiva del RAV, il Mirano riesce a calciare all’interno dei nostri 22 metri, conquista una touche e, con un paio di percussioni ci sorprende andando in meta all’altezza dei 5 metri sul lato destro del campo. Non sono nemmeno passati 3 minuti di gioco e la situazione non è quella che ci si attendeva e la partita per noi, inizia in salita….per nostra fortuna il calcio di trasformazione dell’estremo del Mirano non va a segno. Lo schema della partita vede il RAV cercare di costruire azioni d’attacco non molto incisive, interrotte da gestione della palla imprecisa e con i sostegni in costante ritardo. Nei tournover derivanti, la tensione difensiva RAV emerge in azioni di fuorigioco, che regalano punizioni al Mirano, che poi batte in touche rimandandoci indietro ogni volta nella nostra metà campo. Da registrare una buona azione di Ben Slimane che in solitaria passa dai propri 22 metri a quelli degli avversari, però viene placcato e perde la palla in avanti. Verso il 12′, parte un’azione d’attacco RAV sulla sinistra, che mette in difficoltà il Mirano, per un paio di volte però manca la convinzione per la zampata finale, nel frattempo il fronte si sposta al centro e finalmente al 14’ riusciamo a segnare sul corridoio dei 5 metri sulla destra con Marco Bertoldo. Purtroppo la trasformazione non riesce neanche a noi. Rinfrancati dalla meta fatta, i ragazzi del RAV aumentano gli sforzi e riescono anche a conquistare un paio di mischie, che fino al momento erano state tutte a favore degli avversari. Al 20′ in un’azione continuata di pressione sul Mirano chiuso nei suoi ultimi 5 metri, il RAV va in meta in mezzo ai pali con Igino Contin. Forse, per un eccesso di sicurezza, sbagliamo un calcio di trasformazione da posizione molto favorevole. Neanche 3 minuti dopo, da un’azione nata dall’ennesimo calcio di punizione contro, scaturisce la meta del pareggio del Mirano, che, a differenza del RAV, riesce anche a trasformare. Finisce il primo tempo 10 a 12 per il Mirano, non prima però di concedere agli avversari altri 2 calci di punizione, per un totale di 8 nel solo primo tempo. Il secondo tempo sarà tutto all’insegna della tattica scelta da Mirano già nel primo tempo: pochissimi attacchi alla mano, gioco in attesa, riconquista del pallone nelle fasi statiche ed ancora tanto uso del piede, soprattutto da punizione alla ricerca della touche; il tutto aiutato dalla non felicissima giornata del nostro triangolo arretrato. Con il passare dei minuti sembra che il RAV abbia perso lo smalto, si nota soprattutto nelle situazioni di attacco dove non c’è la necessaria cattiveria nell’affondare i colpi. Quando la partita sembra essere chiusa, al 26′ parte un’azione centrale del RAV; il Mirano, finora molto attento in difesa, perde una marcatura e il gioco si sposta rapidamente sulla sinistra dove la nostra ala Lorenzo Baron riesce a schiacciare in meta. Purtroppo non riesce la trasformazione in quanto l’ovale lambisce il palo ed esce. Il brivido finale avviene all’ultimo minuto: ennesimo calcio di punizione contro, con palla a trenta metri dalla linea di meta in posizione centrale rispetto alla “H”. Il Mirano decide di andare per i pali, trasforma e raggiunge il pareggio 15 a 15, subito dopo l’arbitro fischia la fine. Una prestazione migliorativa rispetto la settimana precedente, ma fortemente influenzata dalla scarsa disciplina, denotata sia nelle 15 punizioni contro accumulate alla fine, sia nelle fasi statiche, dove nonostante la prestanza fisica non c’è stata la concentrazione necessaria. Al termine dell’incontro, è il capitano nero arancio a commentare il match: “Abbiamo giocato bene, ma abbiamo perso troppi palloni; spesso sono mancati i sostegni. Abbiamo sottovalutato la partita! Ci siamo divertiti e la partita è stata molto impegnativa!!” I margini per migliorare ulteriormente ci sono e sono evidenti. Bisogna applicarsi con maggiore convinzione in fase di preparazione e i risultati di certo pagheranno l’impegno.

CC