Poco meno di un anno dalla nascita e la rosa azzurra del rugby in carrozzina già si mette in gioco ad alti livelli, con la Lignano Cup della cittadina friulana, primo test event internazionale. L’Italia della palla ovale subisce dalle due avversarie ceche, dalla Norvegia e dalla Svizzera, tutti ossi duri in fatto di esperienza, una serie di sconfitte che potremmo dire cocenti e schiaccianti, se non fosse che l’obiettivo, dichIaratamente, non era di tipo agonistico.

Non vince in campo, ma convince pienamente sul piano caratteriale, la nazionale, e sulla bontà del progetto che la riguarda. Quello di fondare le basi del movimento nel nostro Paese, che in questo sconta un clamoroso ritardo storico, e di dargli spessore competitivo, per poter figurare magari tra le rappresentative ai Giochi Paralimpici del futuro, quelli di Rio De Janeiro 2016. I ragazzi, guidati dal Renè Schwarz, che hanno eletto loro capitano Alvise de Vidi, siglano in tutto 100 punti, 20 in media in ciascuna delle 5 partite giocate. “Lo ripeto sempre – dice De Vidi- è un progetto, questo del rugby, partito sulla spinta di Luca Pancalli, che ha voluto fortemente che l’Italia avesse per diritto e dovere una formazione di rugby in carrozzina. Mi sono messo a giocare anch’io. Non è difficile, le regole sono poche: si gioca 4 contro 4 su un campo di 28mt x 15mt, si deve oltrepassare, palla in mano, la linea della porta, che misura 8mt di larghezza. La partita dura circa 1H e 30 minuti, con 4 tempi da 8 minuti ciascuno. Alla Lignano Cup la prima sconfitta contro la Norvegia è stata durissima, poi però abbiamo fatto davvero del nostro meglio, e nella finale per il 4°-5° posto, di nuovo contro di loro, abbiamo dato vita ad un confronto equilibrato, come dicono i parziali di gioco”.

Insomma, i rugbisti azzurri imparano in fretta dagli altri, ora bisogna pianificare tanti più raduni possibile. “E’ fondamentale confrontarsi a livello internazionale – continua il capitano-, perché in allenamento puoi concentrarti sugli schemi di gioco, sulla preparazione atletica, ma nelle partite vere e proprie ti misuri con caratteristiche specifiche di questo sport: la precisione, l’intensità del gesto, la forza e la rabbia da metterci, la concentrazione da non perdere. E questo si esercita solo giocando”. Se anche a Rio non dovessimo rientrarci, possiamo sempre fare gli scongiuri che il CIO accetti la candidatura di Roma, per i Giochi del 2020. “Sarà difficile, anche preparandoci al meglio, rientrare alle Paralimpiadi del Brasile -conclude De Vidi, che invece sarà quasi certamente a Londra con la gara dei 100mt di atletica-, perché partecipano solo 8 squadre: due per l’America, due per l’Asia, due per l’Europa più due wild card. Però, se viene scelta Roma tra le candidate ai giochi successivi, saremo in campo di diritto, come Nazione ospite”. (a cura del Cip)

Classifica finale
1° SWITZERLAND
2° RED LIONS (CZE)
3° WHITE LIONS (CZE)
4° NORWAY
5° ITALY

Tutti i RISULTATI della tre giorni a Lignano Sabbiadoro
Finale 1°-2° posto: Switzerland – Red Lions (CZE) 49/45
Finale 3°-4° White Lions (CZE) – Norway 38/22
Finale 4°-5° Norway – Italy 45/21
Red Lions (CZE) – Norway 65/23
Italy – White Lions (CZE) 17/62
Norway – Switzerland 39/52
Italy – Red Lions (CZE) 12/60
Red Lions (CZE) – White Lions (cze) 57/34
Italy – Switzerland 26/50
Norway – White Lions (CZE) 33/44
Switzerland – Red Lions (CZE) 36/37
Norway – Italy 56/24 (superabile)