Che tra Speedline e Rugby Mirano potesse nascere una collaborazione ad ampio raggio lo si poteva presagire già la scorsa primavera quando, in occasione del primo Speedline Day, l’azienda salese aveva voluto premiare tutti gli atleti della categoria Under 6 partecipanti al concentramento CRV del 17 maggio.

In quell’occasione, tra i molti sorrisi dei piccoli atleti, alcune strette di mano gettavano le basi di un rapporto che prenderà forma durante la stagione sportiva 2015/2016 articolandosi su tre punti cardine:
– il primo e più ovvio sarà la riproposizione dello Speedline Day, una manifestazione che nella scorsa stagione ha visto oltre 300 mini atleti scendere sull’erba del Comunale di Mirano in risposta alla convocazione del Comitato Regionale del Veneto, organizzatore del concentramento e che per questa Stagione Sportiva si prevede verrà svolta nel periodo di aprile/maggio 2016;
– il secondo punto consisterà in una sponsorizzazione duratura di tutto il Settore Minirugby bianconero, così che il logo di Speedline, azienda produttrice di cerchi in lega leggera per vetture di alta gamma con sede a Santa Maria di Sala, sarà presente per l’intera stagione 2015/2016 sulle divise da gioco del Minirugby miranese. Il logo di Speedline risalterà quindi sulle schiene dei giovani atleti miranesi per tutta la prossima Stagione Sportiva, trovando spazio sopra il numero di ciascuna maglia;
– il terzo punto, più complesso ed ambizioso, metterà in relazione la sensibilità di Speedline e l’attenzione di Mirano Rugby nei confronti del pubblico più giovane mediante l’attuazione di un progetto psicoeducativo unico nel suo genere.

Il progetto psicoeducativo, che si chiamerà “Rugby, scuola di vita”, sarà rivolto agli atleti delle categorie Under 8 e 10, verrà coordinato dalla Psicologa dello Sviluppo e dell’Intervento nella Scuola Dottoressa Silvia Vianello.
Si tratterà di una serie di laboratori ed incontri il cui obbiettivo sarà quello di promuovere lo sport come opportunità per un corretto sviluppo psicofisico dei ragazzi e che mediante la pratica sportiva “punterà ad addestrare i giovani atleti a non cercare solamente fuori di sé la soluzione ai propri problemi, per essere in grado di misurarsi con le regole, il rispetto dei ruoli, la tenuta sugli obiettivi prefissati, l’esperienza della fatica, la gestione della frustrazione e dell’insuccesso”.

Grazie alla presenza di un’equipe costituita da educatori (allenatori) e da una psicologa evolutiva, il progetto prenderà vita a partire da ottobre 2015 e coinvolgerà anche ai genitori, per cercare di creare una cultura condivisa degli obiettivi e delle azioni che si andranno a vivere con i bambini.

Foto di Claudio Castelli

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