rugby nei parchi veronaRugby Nei Parchi festeggia la sua terza edizione veronese con un grande successo di pubblico. 200 bambini coinvolti nel concentramento minirugby, e 180 neofiti che si sono avvicinati per la prima volta alla palla ovale, prendendo parte alle tante attività di gioco suddivise per fasce di età, guidati dagli educatori del Cus Verona Rugby. Bambini e bambine dai 6 ai 13 anni che hanno letteralmente invaso il parco Achille Forti, nell’area est di Verona, divertendosi e giocando assieme agli istruttori del Cus Verona Rugby. Un successo che ha avuto come “partner” anche la splendida giornata di sole, e che si è conclusa con una merenda tutti insieme, il perfetto terzo tempo per i più piccoli.
L’assessore allo Sport Alberto Bozza, colpito dallo spettacolo del parco pieno di bambini che giocano e corrono, si è detto molto soddisfatto: “Penso che sia ottimo vedere ragazzi e famiglie appropriarsi di un parco pubblico in questo modo, è il miglior sposalizio possibile fra uno spazio verde comunale e le famiglie che ne possono usufruire. Quando poi è protagonista uno sport bello come il rugby, non ci può essere giornata migliore. Sono molto colpito dalla passione che i ragazzi ci mettono, mi riferisco anche agli educatori che animano le diverse aree di gioco. Per quanto possa sembrare uno sport maschile e duro, ha dei valori straordinari, anche nello scontro fisico il rispetto e la disciplina sono ammirevoli, e questi sono ideali che vanno al di là dello sport. Area verde, divertimento e sport, sono tre elementi che non si potevano combinare meglio. Non c’è più bella cosa di avere tanti ragazzi che si avvicinano allo sport, è il miglior progetto sociale che possiamo promuovere come istituzioni”.

Soddisfatto anche Antonio Raimondi, voce simbolo del rugby italiano e ideatore di Rugby nei Parchi: “Il filo conduttore fra le tappe fatte fino ad ora è l’entusiasmo: abbiamo raccolto tanti bambini, circa 1250 in totale, con 600 neofiti, un bellissimo risultato anche per i club locali, che hanno potuto far provare il gioco del rugby ai loro concittadini più piccoli. Il colpo d’occhio è ottimo, sull’esperienza posso dire che abbiamo superato i risultati dello scorso anno, e confermarsi è molto importante. Avere un partner come Verona che continua a crescere è un segnale importante. Dal 2007 a oggi è diventato quasi facile fare reclutamento, perchè finalmente le famiglie hanno incominciato a riconocere i valori di questo sport. Iniziative come queste, naturalmente, aiutano, incrementano la conoscenza del rugby”.

Appuntamento all’anno prossimo!

Ufficio Stampa Cus Verona Rugby