Dopo le prime settimane di allenamenti, il coach del Rugby Rende ha individuato all’interno dello spogliatoio le personalità più idonee a rivestire le cariche di Capitano e Vice capitano che, come è noto, nel rugby più che in ogni altro sport sono figure guida nel rettangolo di gioco e di coesione fuori, punti di riferimento per tutti i componenti della squadra e trait d’union con l’arbitro, nonché alterego in campo dell’allenatore. Di conseguenza il capitano di una squadra di rugby deve non solo essere carismatico e ben consapevole delle dinamiche di gioco, ma anche particolarmente responsabile e dotato di self-control; capace – a seconda delle circostanze – di incitare i compagni o sedare gli animi e di tenere le fila della trama tecnica dirigendo il gioco in maniera ordinata per 80 minuti. Questa serie di motivi e la presenza costante negli allenamenti  hanno fatto sì che la scelta ricadesse su Antonio Leonetti e Alessandro Morano per rivestire le cariche, rispettivamente, di capitano e vicapitano. I due atleti, inoltre, possono vantare il particolare non secondario di aver mosso i primi passi abbracciati ad un pallone ovale sullo stesso campo che li vede ora protagonisti e sempre sotto l’egida del Rugby Rende. Due profili ideali per affrontare una stagione che si profila quanto mai impegnativa.

Domenica scorsa, 13 settembre, il primo importante test match ha fornito risposte positive per i rendesi; la sfida era a dir poco ostica, una neo promossa in serie C1 contro una squadra di serie B aspirante alla serie A, Amatori Rugby Messina, quasi un Davide contro Golia di scena sul campo Mazzuca di Rende. Il risultato è stato di 7 a 61: 11 mete e 3 trasformazioni per gli ospiti, una meta realizzata da Giovanni Brunone e trasformata da Giovanni Ferraro per i padroni di casa. Al di là del risultato aritmetico la squadra ha soddisfatto il tecnico Gianluca Bacci. Dopo una timida discesa in campo, che ha visto gli isolani segnare diverse mete nei minuti iniziali, la compagine rendese ha acquisito autocoscienza delle proprie potenzialità e non ha più concesso vita facile agli avversari, difesa strenua scevra di timori reverenziali e un gioco al piede e alla mano capace di sfiorare diverse volte la linea di meta, raggiunta poi in una sola occasione.

Domenica 20 settembre i seniores riposeranno, ma per i ragazzi e le ragazze al di sotto dei 14 anni che vogliano provare l’emozione della palla ovale ci sarà il “Rugby Rende Open Day – seconda puntata”, a partire dalle 11 sempre sul campo Mazzuca di Rende, in contrada Marchesino. L’iniziativa offre a chiunque la possibilità gratuita di cimentarsi in questo sport e trascorrere una domenica mattina di spensieratezza, con allenamenti-gioco volti a far socializzare e crescere divertendosi.

AntonioLeonetti