Marino Albani, dopo quasi sette anni dalla fondazione della Federazione Sammarinese Rugby, lascia la carica di presidente e traccia un bilancio del passato e i possibili scenari futuri.

A quasi sette anni dalla fondazione della Federazione Sammarinese Rugby, lascio una federazione in grande salute, bene organizzata, con i conti in ordine, finalmente con impianti sportivi sicuramente adeguati alle esigenze del momento e con un settore giovanile in forte sviluppo e ben strutturato, che fa ben sperare per il futuro. Inoltre i due club affiliati svolgono, di comune accordo, ruoli ed attività fra loro complementari, senza duplicazioni e sprechi di risorse.
Credo pertanto che l’odierna situazione, non solo logistica ed organizzativa, sia la migliore che abbiamo registrato dall’avvio del rugby a San Marino nel lontano 2004. Ho anche l’assoluta convinzione che questa situazione ottimale sia frutto del lavoro del Consiglio Federale uscente (Gilbert Celli, Francesco Giacomini, Paolo Rossi e Luigi Di Bisceglie), che, lavorando sodo e senza fare proclami, ha raggiunto entro il 2011 tutti gli obiettivi che si era posto.
In una situazione così comunque positiva è giunta a maturazione la decisione del Consiglio Federale, compreso il sottoscritto, di farsi da parte e di lasciare spazio a nuove leve di volenterosi. Ci siamo infatti resi conto che è terminato un ciclo, iniziato nel 2005 con la fondazione della federazione; un ciclo arduo e pesante sotto ogni punto di vista, ma che abbiamo affrontato insieme sempre con spirito positivo e disinteressato. L’entusiasmo non ci è mancato e le soddisfazioni neppure, sia a San Marino che a livello internazionale.
Nel giro di pochi anni la Federazione Sammarinese Rugby è entrata nel CONS e nella federazione europea FIRA- AER, ha una convenzione ed un rapporto ottimo con la federazione italiana FIR, collabora già con la federazione internazionale IRB per i corsi, sta godendo dei successi dei seniores del RCSM e dello sviluppo eccezionale degli under, ha un’immagine esterna invidiabile e sta parlando di organizzare il Torneo di Rugby dei Piccoli Stati d’Europa.
Non sto lasciando quindi una federazione senza futuro, disastrata e invisa agli altri. E’ insomma il momento migliore per passare la mano, dimostrando al contempo di non essere incollati alle poltrone. Ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicini, che mi hanno dato una mano e che mi hanno seguito nelle tappe di un bel sogno. Ringrazio i ragazzi che entrano in campo per la loro battaglia sportiva, perché tutte le volte mi riempiono di orgoglio e commozione. Ringrazio anche tutto il CONS, dal Presidente Vicini in poi, che hanno sempre sostenuto i nostri sforzi ed i nostri progetti federali.
Lascio la presidenza sicuramente in buone mani: il presidente federale eletto, Santiago Mazza, mi è già succeduto nel 2005 nella presidenza del Rugby Club San Marino, quando mi dedicai alla fondazione della federazione, appunto.
Santiago ha già dimostrato in quegli anni il suo valore e le sue doti di equilibrio e leadership: sono sicuro che saprà traghettare nel migliore dei modi la federazione fino alla fine del ciclo olimpico.
Marino Albani