Non è ancora stata ufficializzata, eppure la nuova probabile formula del campionato di serie B per l’area 4 (Lazio, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia) fa già discutere.

Rispetto allo scorso campionato, in cui le squadre provenienti dalle varie regioni si affrontavano in un unico girone, la prossima stagione si prevede la divisione del campionato in due fasi. La prima, composta di due mini gironi a sei squadre, scelte per vicinanza geografica; la seconda che vedrà le squadre ridistribuite in due gironi secondo il piazzamento ottenuto nella prima parte del campionato. Le prime tre classificate di ogni girone nella prima fase avranno il diritto di giocare il girone dei play off e quindi la possibilità di accedere alle finali promozione, le ultime tre, invece, parteciperanno al girone dei play out, con in palio la salvezza nella serie B. Questa proposta è stata portata avanti da diversi presidenti di società per far fronte alle spese di trasferta, considerevoli se consideriamo l’estensione dell’area 4.

Sebbene tale formula risolva, almeno in parte, le problematiche riguardanti le spese, il rovescio della medaglia pone non pochi interrogativi. Il primo è quello che si riferisce alla preparazione atletica. La prima parte del campionato diventa fondamentale per accedere alle fasi finali, quindi le squadre hanno bisogno di essere informa fin dalle prime uscite, con il rischio di trovare squadre stanche verso Maggio, al momento dei play off. Inoltre, squadre “lente a carburare” o che hanno bisogno di tempo per amalgamarsi rischiano di trovarsi fuori gioco fin da subito.

Il secondo e più importante problema è legato ai giocatoti. Com’è noto, a Gennaio è prevista una finestra di mercato, con la possibilità di trasferimenti per i giocatori. Questo potrebbe portare le squadre qualificate al girone dei play off a investire sui giocatori, grazie ai soldi risparmiati con le trasferte, cercando di strappare i talenti alle altre squadre, magari non classificate alle prime sei.

Il rischio è di trovarsi all’interno di una bolgia con i procuratori sul piede di guerra e squadre in difficoltà che perdono gli uomini migliori. Tutto questo andrebbe a discapito del lavoro stagionale dei tecnici e farebbe perdere il senso del dilettantismo tipico della serie B.

In ultimo sarebbe difficile mantenere i giocatori al campo. Al di la della professionalità di ogni singolo atleta che prende l’impegno di giocare per una società e considerando il basso numero di giocatori professionisti della serie, la possibilità di perdere alcuni ragazzi perché non più stimolati dall’accesso ai play off è alto, considerando che Gennaio è il mese in cui si contano il massimo numero di abbandoni nel corso della stagione sportiva.

Ovviamente solo il tempo saprà dirci come sarà la prossima stagione. Resta la probabilità di trovarsi di fronte a situazioni sgradevoli.

@minchiamedeo

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