Lo sport con la palla ovale è entrato da poco nel mondo Uisp ma è già in prima linea nella promozione dello sport sociale, grazie ai suoi valori e al suo potenziale socializzante: un modo diverso di stare insieme, di sostenersi in maniera solidale, fidandosi reciprocamente e assumendosi allo stesso tempo le proprie responsabilità.
Proprio questo grande serbatoio di qualità volte all’inclusione ha portato alcuni dirigenti di associazioni affiliate Uisp a intraprendere un percorso innovativo e coraggioso: lo sviluppo di un rugby integrato, finalizzato al coinvolgimento di persone che vivono situazioni di disagio mentale, per renderlo strumento di lavoro in ambito psichiatrico.

L’idea, sviluppata per la prima volta in Europa dall’associazione sportivo dilettantistica Stella Rossa Rugby Milano attraverso il progetto Mud Mad Star, ha individuato nel rugby un efficace mezzo riabilitativo per gli utenti dei dipartimenti di salute mentale. La convinzione è che lo sport sia uno strumento di benessere, crescita personale ed espressione fisica ed emotiva. La letteratura scientifica dimostra che i benefici psico-fisici dati dall’attività sportiva sono numerosi, come il miglioramento della risposta metabolica, della neuro-protezione, il miglioramento della qualità della vita e la riduzione dei sintomi psicopatologici.

Il rugby, opportunamente disciplinato, è proposto come strumento di crescita, stimolo e mantenimento di capacità, riesce a coniugare e armonizzare attraverso il gioco sia il lavoro individuale sia il lavoro di squadra, sintetizzandoli nel concetto di “sostegno” che non rappresenta solo un complesso di gesti tecnici ma la vera e propria filosofia di questo sport. L’Uisp ha subito intuito il grande potenziale dell’esperienza milanese, inserendola nel quadro delle attività del progetto “Abili per lo sport”. Successivamente altre realtà hanno seguito questa prima esperienza.

Proprio per questo, e con l’obiettivo di creare una rete di collaborazione stabile, sabato 17 maggio si è tenuto a Prato il primo appuntamento del “Tavolo di lavoro per il rugby integrato”. Presenti all’appuntamento le tre realtà più attive nel settore: la Mud Mad Star Rugby di Milano, gli Invictus Rugby Prato, la T.R.U.S.T. (Terrirorial Rugby Units for Social Transformations) di Bari. Realtà diverse, ma unite dallo stesso impegno, dalla professionalità del lavoro svolto e dalla convinzione che creare una rete di competenze e buone pratiche possa aumentare la qualità e il numero di utenti coinvolti, già più di cento nelle tre realtà.
Il tavolo ha offerto una preziosa occasione di confronto sugli sviluppi dei rispettivi progetti e sui meccanismi di validazione scientifica del lavoro svolto. Tutti hanno manifestato la necessità di creare un vocabolario comune e di promuovere una piattaforma metodologica condivisa su un piano tecnico, istituzionale e scientifico.
Diversi gli obiettivi emersi dal confronto: creare un modello esportabile, attrarre e stimolare la nascita di esperienze analoghe, aumentare la raccolta di dati per la validazione scientifica dando maggiore credibilità al progetto in ambito medico. Favorire, infine, uno scambio continuo tra le squadre, pensando a una serie di eventi da organizzare insieme.

Il Coordinamento rugby Uisp si è assunto la responsabilità di diffondere, promuovere e sviluppare questo progetto, rendendolo una realtà riconosciuta nell’ambito delle attività rivolte alla salute mentale. È una scommessa coraggiosa e importante, che tutta l’associazione deve fare propria. La nascita di questa rete è un grande risultato, un passo importante nella realizzazione del rugbypertutti che ci siamo presi l’impegno di promuovere, ma per permetterle di camminare con le sue gambe bisognerà lavorare duramente. Faremo di tutto per promuovere questa esperienza innovativa, solidale e coraggiosa, siamo sicuri che i nostri dirigenti sul territorio saranno in grado di valorizzare sperimentazioni di questo tipo.

Mico Curatolo, Rugby Uisp

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