Sabato 26 novembre si è svolto sul tappeto verde di Collegarola l’ormai classico incontro tra i Veterans modenesi e gli old del Bologna Rugby, per l’assegnazione del trofeo intitolato alla memoria di Eligio Amadei, giunto alla terza edizione. La giornata soleggiata ha favorito la manifestazione.

La squadra ospite si presenta a ranghi abbastanza ridotti. I modenesi, invece, possono contare sulla presenza di 31 veterani vogliosi di calcare lo splendido campo solitamente riservato alla serie A. La partita si svolge sulla lunghezza dei 3 tempi della durata di 20 minuti ciascuno. Arbitra l’incontro il Sig. Giuseppe Gulino (il nostro “sceriffo”) che gentilmente si è prestato a tale gravoso impegno (non è mai semplice arbitrare gli old).

Il match inizia e da subito i modenesi mantengono a lungo il possesso del pallone. La voglia c’è ma tanti errori fanno sì che si debba aspettare a lungo la prima segnatura: Giuseppe “Beppe” Calaresu, splendidamente imbeccato da Ilie Ivanciuc, con un cambio d’angolo all’altezza dei 22 metri, trafigge la difesa e deposita in mezzo ai pali. Il primo tempo finisce con il risultato di 1 a 0 per il Modena.

Inizia il secondo tempo, tanti cambi effettuati e la musica cambia di poco: pallone spesso in mano ai modenesi che vanificano gli sforzi con errori gestuali o scelte avventate. In questa fase sono i bolognesi ad avere l’occasione più nitida per segnare, ma un grande placcaggio del duo Boni – Croci impedisce al giocatore felsineo di tuffarsi in meta. Nella seconda frazione il risultato non cambia.

Nell’ultimo tempo la seconda e unica altra segnatura: Ilie Ivanciuc, come sempre all’altezza della situazione nel ruolo di apertura, riceve palla all’esterno dei 22 metri dopo un paio di punti di incontro, taglia verso l’esterno, finge un passaggio, raddrizza la corsa, rompe un tentativo di placcaggio ed arriva in meta.

Risultato finale 2 a 0 per Modena.

Anche quest’anno il trofeo, rappresentato da san Geminiano con pallone in mano e scarpette legate sulla spalla, rimane sotto la Ghirlandina. La quarta edizione sarà perciò da disputare ancora a Modena.

Dopo la partita tutti in Club House dove la nostra ormai mitica Katia ci rifocilla con un buon terzo tempo a base di gramigna e cotechino. Il lambrusco e la birra non mancano. Unica nota un po’ deludente la partecipazione degli amici di Bologna è stata particolarmente scarna. Solo una decina si siedono alla mensa. Ma non importa, si festeggia comunque con chi c’è e, come per incanto, richiamato dalle risate e da qualche canto, compare lo spettro del capitano Flint, che si siede e fa bere per un po’ di volte i malcapitati: Fabio, dopo qualche inesattezza (bagnata col lambrusco), cancella l’infamia sul curriculum rimediato a Perugia e sconfigge il fantasma uscendo vincitore; Barra, pur partito bene, si arena clamorosamente, tanto da dover porgere l’obolo per l’uscita. Rimane l’onta che sarà da cancellare alla prossima occasione. (modena2000)