Poco più di 4 mesi dopo la finale del campionato 2015/2016, gli Squali tornano in campo per iniziare il campionato di serie A 2016/2017: domenica 2 ottobre, alle ore 15.30, al Carlo Androne l’arbitro Stefano Penné darà il fischio d’inizio di Tossini Pro Recco-Accademia Francescato.

Saranno dunque i giovani talenti federali U20, tra i quali quest’anno c’è anche il biancoceleste Leonardo Quintieri, classe 1998 e nella scorsa stagione già grande protagonista in Prima Squadra, i primi avversari che Lichi Villagra e i suoi ragazzi si troveranno di fronte nella lunga marcia della nuova stagione, che sarà fatta di 10 partite per la prima fase del torneo più altre 10 per la seconda fase, alle quali si aggiungeranno eventualmente, ed è la speranza anche per quest’anno, le semifinali e la finale.

Gli Squali arrivano a questo debutto in campionato con la ferma intenzione di dare il massimo per iniziare al meglio la stagione ed anche per proseguire l’incredibile striscia di risultati positivi casalinghi, arrivata a 45 (43 vittorie e 2 pareggi, a partire dalla stagione 2012/2013), con 4 interi campionati senza sconfitte a Recco.

Diego Galli, ex pilone biancoceleste, alla guida della squadra insieme a Lisandro Villagra, racconta la preparazione di questo esordio.

Diego, dopo il triangolare di Prato con i toscani e la Primavera si era detto delle importanti indicazioni che si sarebbero tratte dal torneo per preparare l’inizio del campionato: è stato effettivamente così?

Assolutamente sì. Nelle partite di Prato abbiamo visto che la squadra aveva già dei buoni punti di riferimento sia per quanto riguarda il gioco degli avanti che i trequarti e nel lavoro svolto in queste ultime due settimane siamo partiti da questi punti in evidenza per metterli a punto sempre meglio, oltre ovviamente a lavorare sugli aspetti nei quali eravamo stati meno convincenti. Ci siamo anche allenati spesso insieme alla nostra squadra Cadetta, che sta iniziando un bel lavoro di crescita, e questo fa sicuramente bene anche a noi, permettendoci di provare con costanza situazioni di contrapposizione ad un avversario che si rivelano estremamente utili.

Quali saranno gli aspetti su cui mettere l’accento nella partita contro l’Accademia?

Ormai abbiamo affrontato l’Accademia tante volte e sappiamo che, anche se i loro giocatori sono sempre diversi, la loro età e la loro preparazione li rendono sempre temibilissimi per quanto riguarda la velocità e la tenuta atletica su tutti gli 80 minuti. Le chiavi principali dell’incontro saranno certamente il gioco degli avanti e le fasi di conquista in generale. Vogliamo però mettere in evidenza fin da subito anche il nostro gioco al largo, sfruttando una linea arretrata di grande qualità e con enormi potenzialità nella creazione di un efficace e potente gioco d’insieme.

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