Ci ha creduto, ha lottato, ha affrontato avversari più quotati a testa alta, ma il Rugby Due Principati non è riuscito nell’impresa di battere il San Giorgio del Sannio. E’ la compagine beneventana a sfatare la legge del Manganelli, uscendo a braccia alzate dal parco pubblico di Largo Santo Spirito, battendo di misura i Principi con il punteggio di 8-16, rovinando così l’ultima partita ufficiale casalinga all’eterno Pericolo, una delle colonne del rugby irpino, costretto ad appendere le scarpette al fatidico chiodo, per un assurdo regolamento che priva gli atleti in procinto di compiere il quarantaduesimo anno di età, di non poter più partecipare alle gare ufficiali. Nonostante la sconfitta, la franchigia irpino/salernitana, rimane ancora in cima alla graduatoria con 53 punti, due in più dei dragoni del Sannio, che devono disputare ancora due incontri(Wolves fuori e Sarnese in casa) mentre i verde/granata solo uno, nell’anticipo serale di sabato contro la Partenope Napoli cadetta. Se entrambe le squadre dovessero vincere i rispettivi impegni – come, almeno sulla carta, appare probabile – sarà così la compagine beneventana a chiudere al primo posto, approdando in serie C1. Per carità, tutto può succedere, ma vista la forza ed il valore che hanno mostrato i ragazzi guidati dal duo Serino&Tirelli(14 gare su 14 ; senza la sconfitta a tavolino alla prima giornata, partita vinta sul campo contro lo Spartacus Rugby Social club, ma tramutata in sconfitta dal giudice sportivo, per aver fatto giocare un atleta non tesserato) bisogna sperare solo in un clamoroso passo falso del team in questione, nei restanti due appuntamenti da disputare. Il verdetto del terreno da gioco, ha rispecchiato in pieno l’andamento del match, San Giorgio, cinico, spietato e attento, che ha sfruttato al meglio l’avvio devastante(0-13 al 28′); Principi, coraggiosi, temerari ma imprecisi negli ultimi ventiudue metri, che comunque son riusciti a rientrare in partita , sul finire del tempo grazie a Moccaldi, ma che nella ripresa non sono riusciti a completare la disperata rimonta. Onore al merito agli avversari, che han mostrato nell’arco dell’intero torneo e nei due confronti con i Due Principati di meritare, qualora vi riuscissero, il salto di categoria. Nella consueta analisi della gara, il direttore tecnico Maurizio Cascone, non rimprovera nulla ai suoi ragazzi, che se la son giocata ad armi pari con degli avversari di caratura leggermente elevata, ma senza alcun timore reverenziale: ” Fa male perdere così, quando il punteggio dice che la differenza è nei calci piazzati e non nelle mete, lì dove le rispettive forze si son annullate, grazie alle attente difese di entrambe le squadre, non ho niente da rimproverare ai ragazzi, che hanno fatto il possibile e anche di più per battere il San Giorgio, non ci son riusciti, ma non ho problemi a dirlo che non son usciti dal campo a testa china, anzi, forse nel finale con un pò più di consapevolezza dei propri mezzi avremmo anche potuto essere qui a commentare un risultato diverso, avessimo giocato con questa intensità e stato d’animo la partita contro il Rugby Vesuvio, credo che la posta in palio di oggi, non fosse stata così preziosa e decisiva– ha poi proseguito con il personale ringraziamento a Luca Pericolo, e comunque di onorare e sperare fino alla fine del campionato – Oggi abbiamo salutato Luca, vero esempio di serietà e compostezza, modello da prendere in considerazione per tutti quelli che si vogliono avvicinare alla nostra disciplina, spero che rimanga con noi, sarà un aiuto prestigioso anche senza essere protagonista in campo, come ha fatto nella sua brillante carriera. Peccato non esser stati capaci di riuscire a regalarci quest’ultima soddisfazione, il giusto tributo che avrebbe meritato. Sabato, abbiamo l’ultimo impegno stagionale, a Napoli con la Partenope, chiaramente affronteremo il match con il presupposto di conquistare l’intero bottino, per continuare a sperare fino alla fine del torneo, dobbiamo farci trovare pronti, nella remota ipotesi che il San Giorgio commetta qualche passo falso“. Pubblico delle grandi occasioni al Manganelli, almeno duecento le unità di cui una trentina provenienti dal beneventano, che non si son voluti perdere una delle partite più importanti disputate sinora in Irpinia, ha diretto l’esperto arbitro napoletano(serie A) Massimo Salierno, terreno allentato dalle pioggie cadute nei giorni scorsi, pioggia che ha disturbato i diretti interessati. anche nel corso del match. Dei ventiquattro convocati alla vigilia, rimangono fuori Moliterni in non perfette condizioni e Melone, una botta allo scafoide della mano sx gli ha impedito la disputa, l’ex assistant-coach della Partenope insieme al suo staff, composto dai tecnici Romeo e Mernone, ieri impreziositi anche dell’aiuto di Caliano, oltre a quello dell’onnipresente Presidente Sbozza, schierano Moccaldi e De Angelis in prima linea con Zizza tallonatore, in seconda D. Ruggiero e Ferraro, in terza Balsamo e Sellitto con Salvarezza nel mezzo, a comandare la mischie il buon Cafasso, apertura Leo, i due centri Maglio e De Luca, le due ali Ndiaye e Iannaccone, estremo Pericolo. In panca si accomodano, A. Ruggiero, Illiano, Iandolo, D’Arco, Della Rocca, Lombardi e Accomando. Come si diceva, i rossoneri ospiti, iniziano a spron battuto, cogliendo impreparati i verde/granata di casa, che chiusi nei loro ventidue spesso sono costretti al fallo, sicchè al 4′ i primi tre punti dalla piazzola arrivano con puntualità. All’8 Zizza&company passano alla controffensiva, entrando di prepotenza nelle file nemiche, all’8′ si presenta l’occasione di mettere le cose in pari, ma Iannaccone, sempre dalla piazzola, non riesce a dare la giusta potenza all’ovale. Scampato il pericolo, i dragoni si rituffano in avanti, all’11’ un multifase rintuzzato alla meno peggio dai Principi, provoca una punizione dai cinque metri, battuta in maniera veloce, fatale un attimo di esitazione nel riposizionamento, i sanniti bucano in prossimità dei pali, conversione agevole, per lo 0-10. Padroni di casa, storditi dalla maggiore verve degli avversari, subiscono un nuovo calcio contro al 17′ il palo li salva dal subire altri tre punti. Al 24′ un mancato rispetto dei dieci metri ed un placcaggio giudicato alto, vede finire D. Ruggiero dietro la lavagna per dieci minuti. La momentanea superiorità, costa altri tre punti ai locali, che il cecchino ospite al 28′ sfrutta al meglio , trasformando il punto dello 0-13. Ristabilita la parità, Balsamo&soci si ricompattano, iniziando a creare insidie pericolose, riunciando a recitare il ruolo della vittima sacrificale, sicchè al 36′ dopo una serie di attacchi inferociti, il drago smette di lanciare fiamme, la solita giocata che porta la quarta meta stagionale, al trattore ebolitano Ciccio Moccaldi, classico schema, da calcio di punizione nei cinque metri avversari, Cafasso serve De Luca che si porta appresso qualche dirimpettaio, prima di servire il mastodontico avanti, ex Battipaglia Rugby, che alla sua maniera con un corposo sostegno, sfonda la strenua difesa sannita, schiacciando in mezzo ai pali, Cafasso s’incarica della facile trasformazione, che fallisce in maniera a dir poco rocambolesca, per l’accorrere di un atleta ospite, sganciatosi dal di dietro dei pali, probabilmente prima della battuta, che evita così il più due ai locali, 5-13. Con questo risultato termina il primo tempo. Nell’intervallo, Cascone sprona i suoi a fare di più, l’esperto nemico, è forte sì, ma non invulnerabile, visto che se attaccato col piglio giusto, è costretto alla capitolazione, nessun cambio, ma l’inizio vede ancora i beneventani ricorrere all’aiuto del piede del suo uomo, abile a centrare i pali da qualsiasi posizione, così al 3′ si passa al 5-16. Il XV di casa non si abbatte, una serie di sortite, orchestrate dal miglior uomo in campo, quello che sa che un’occasione del genere , visto l’imminente stop forzato, non si ripeterà:l’eterno Pericolo. Da una sua idea nasce il piazzato per rimanere in corsa, questa volta Iannaccone non si lascia impietosire, riducendo il vantaggio sull’8-16, al 12′. Cascone inserisce forze fresche, Accomando va all’ala al posto di Ndiaye, e Della Rocca in seconda linea al Posto di Sellitto, Ferraro passa a flanker. La gara in questo momento si incanala sui binari dell’equilibrio, le due quadre provano in tutti i modi a prevalere l’una sull’altra, ma le difese non si distraggono, manco se al Manganelli, sfilasse Miss Italia. Ci prova il bomber Salvarezza (16 centri per lui), provando a bucare sulla sx con le sue fughe, ma senza fortuna. Anche il San Giorgio ha le sue occasioni ma Pericolo decide che dalle sue parti non si passa più, riuscendo a disinnescare i tentativi. Al 25′ tocca a Lombardi sostituire in seconda il detrminato Ferraro, al 35′ a Iandolo che fa rifiatare il gigante De Angelis. Gli ultimi tentativi per risollevare le sorti del match sono affidati alla 3/4 di casa, Leo, Maglio, De Luca, Iannaccone, ci provano con decisione, ma il risultato non muta, finisce 8-16! L’appuntamento per trascrivere la prima pagina di storia dei Due Principati, è soltando rimandato.
Formazione: 15 Pericolo(k) 14 Iannaccone 13 De Luca 12 Maglio 11 Ndiaye(12’s.t. Accomando) 10 Leo 9 Cafasso 8 Salvarezza 7 Sellitto (12’s.,t. Della Rocca) 6 Balsamo 5 Ferraro(25’s.t. Lombardi) 4 D.Ruggiero 3 Moccaldi 2 Zizza 1 De Angelis (35’s.t. Iandolo). Non entrati: Illiano, A. Ruggiero, D’Arco.
Meta. 36′ p.t. Moccaldi
Calci: Iannaccone 2(1) Cafasso 1(0)
Gialli: D. Ruggiero
Man of the match: Pericolo

dp-sg