In molti lo sollecitavano e alla fine il nome è arrivato. Dopo l’unione delle due ‘squadre’ guidate da Massimo Giovanelli e Gianni Amore, Terre Ovali e ‘AmoreperilRugby’, ecco il candidato comune alla presidenza della Fir in vista delle elezioni del 17 settembre.

Si tratta di un nome di prestigio, Luigi Fusaro, una lunga carriera come manager dello sport con esperienze di alto livello come quella di amministratore delegato di Puma, che riporta in pochi anni ai fasti delle altre grandi multinazionali e ai contratti con Parma, Lazio e la F.I.G.C., e all’incarico per la riorganizzazione dell’area Commerciale e Marketing della stessa Federcalcio.

66 anni, uomo di sport (maestro di sci, istruttore subacqueo), con rapporti con i vertici Coni e lunga consuetudine con molti campioni di diverse discipline, ha una particolare competenza nell’area dello sviluppo, del marketing e sponsor e dell’organizzazione e gestione in ambito sportivo. Una figura dall’alto standing adatta a una Federazione Italiana Rugby senza complessi nei confronti delle altre federazioni a livello internazionale.

Non solo. Luigi Fusaro, con la sua carriera quarantennale ai vertici nel mondo sportivo, è l’uomo che può garantire l’attuazione del programma di rinnovamento e rafforzamento di una Federazione in difficoltà anche sul piano economico, supportato dalle alte competenze rugbistiche dei leader dei due movimenti, Massimo Giovanelli e Gianni Amore e le rispettive squadre.

Solo col controllo e la messa in sicurezza della situazione finanziaria infatti si può dare la necessaria tranquillità a uno sport che, sia a livello di base come a quello dell’eccellenza, soffre di carenze gestionali tanto da far mancare le adeguate risorse per il suo sviluppo, la sua crescita e diffusione, così come per un’adeguata competitività a livello internazionale.

Competenza, capacità manageriali, relazioni e stima nel mondo sportivo, sia istituzionale che imprenditoriale: il nome di Luigi Fusaro è una scelta di qualità che corrisponde a un programma di rilancio totale del nostro Rugby, nei fatti concreti per una concreta rinascita.

 

LUIGI FUSARO

Biografia

 

Luigi Fusaro (Adria, 14 agosto 1950), vanta una lunga carriera come manager nel mondo dello sport.

Grande appassionato di sci, dopo una discreta attività come atleta nelle file giovanili di alcuni sci

club Milanesi, diviene Maestro di quello sport.

La sua formazione professionale inizia nel 1977 nell’area vendite presso la Salomon, azienda

allora leader del settore dello sci.

Dal 1981 al 1986 ricopre l’incarico di responsabile Marketing, nell’area comunicazione e

promozione.

Nelle sue responsabilità rientrano l’area Sponsoring nella quale stipula contratti con atleti di

caratura internazionale quali Alberto Tomba, Deborah Compagnoni, Roberto De Zolt, nonché la gestione dei rapporti con la F.I.S.I., partecipando in qualità di sponsor al circuito di gare di Coppa del Mondo e delle Olimpiadi Invernali.

Dopo una breve parentesi trascorsa nel 1987 come dirigente nell’area commerciale presso la

nascente Tele Montecarlo, rientra nel 1988 nel mondo dello sci in qualità di Direttore

Commerciale della Ezio Fiori, distributore dei prestigiosi marchi sportivi Fischer, Marker, Dynafit.

Nel 1991 viene richiamato dalla Salomon in qualità di Direttore Commerciale per occuparsi del

lancio sul mercato di un nuovo prodotto. In pochi anni gli sci Salomon diverranno i leader di

mercato.

Nel 1993 inizia una nuova carriera come Direttore Marketing nel gruppo multinazionale HTM,

proprietaria dei marchi Head, Tyrolia e Mares, nonché distributrice dei marchi Penn e Puma.

Sotto la sua responsabilità, il marchio Tyrolia si afferma come nuovo significativo competitor nel

mondo della neve. Contemporaneamente si impegna per la ricostruzione dell’immagine e del

mercato dei prodotti a marchio Puma (che quell’anno aveva toccato il minimo storico di fatturato

a 2,5mio Euro).

Nel 1997 su richiesta del Presidente di Puma Mondo, gli viene affidata la responsabilità della

costituzione della Filiale Italiana nella quale occupa sin dagli inizi la carica di Direttore Generale,

entrando a far parte del Consiglio di Amministrazione.

I successi sono immediati, sia in termini di mercato, (€9mio il primo anno) che di notorietà del

marchio. La progressione negli anni successivi è impressionante, tale da suscitare l’interesse, in

termini di case history, anche di facoltà universitarie.

Nel 1999 Luigi Fusaro assume anche la carica di Amministratore Delegato della Filiale Italiana .

La società raggiunge nel 2006 i 152mio Euro di fatturato e conta 190 dipendenti.

Tra le operazioni di marketing più significative della sua gestione vanno ricordate le

sponsorizzazioni di squadre di calcio (tra cui Parma e Lazio) e di singoli atleti (tra i più

rappresentativi Chiesa, Pagliuca, Peruzzi, Buffon, Cassano) e la stipula del contratto

con la F.I.G.C. che lega la Nazionale Italiana alla Puma per il periodo 2003 – 2014.

Per suo impulso vengono avviati in Italia negozi monomarca che arrivano a 10 unità nel periodo

di sua gestione.

Partecipa attivamente alla gestione del contratto con la F.I.G.C. occupandosi personalmente sia

della parte contrattuale sia delle relazioni con dirigenti, allenatori e giocatori.

Partecipa come membro della Delegazione alle gare di qualificazione internazionale, ai

Campionati Europei ed ai Campionati Mondiali 2006 culminati con la vittoria dell’Italia,

relazionandosi con le Autorità locali e sportive..

Nel maggio 2007 lascia la Puma e dopo un breve periodo di pausa la Federcalcio nel marzo 2008

lo assume in qualità di dirigente per riorganizzare l’area Commerciale e Marketing. Il rapporto

proseguirà sotto forma di consulenza alla Presidenza. Il nuovo obiettivo affidato è la revisione contrattuale con Puma, da lui stesso sottoscritto anni prima nelle vesti di Amministratore delegato dell’azienda stessa.

L’obiettivo è raggiunto nel dicembre 2012 e vede un cospicuo vantaggio economico per la Figc ed il prolungamento dell’accordo commerciale sino al 2018.

 

 

APPROFONDIMENTI

Articolo Panorama:

http://archivio.panorama.it/archivio/C-e-un-italiano-che-fa-ruggire-Puma

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