È stata un successo la prima edizione del “Torino Rugby Festival”, che ha regalato tre giorni di divertimento con la palla ovale agli appassionati. Sede dell’evento, organizzato dal comitato composto da Valentino Savio, Nicola Catalfamo, Lorenzo Genovese e Paolo Guidi, in collaborazione con gli Highlander Zer011, gli Old di Torino, è stato il centro sportivo Angelo Albonico di Grugliasco.

A proposito di Old , ieri hanno partecipato 11 squadre Old di Over 35 (Highlanders Zer011, Sesto Fiorentino, Mercenari Rivoli, Passatelli Old Rugby Ravenna, Barberans Vino e Rugby, Mosquito Rugby, Allupins Prato Old Rugby, Falchetti della Brianza – Old Seregno Rugby, Thaka’tani Asti Rugby Club, Old Chieri Rugby e Orche Recco Rugby Old) e 3 di Over 50 (Eminenze Grigie, Rovigo e Capitolina). L’obiettivo principale è stato quello di ritrovarsi e confrontarsi, senza dare troppo peso ai risultati. Non c’è stata infatti una classifica e non si è svolta la premiazione.

Nel Seven maschile si è imposto il VII Rugby sulla Drola e per la prima volta i detenuti hanno avuto un permesso speciale fino alle ore 21 per giocare all’esterno della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno. Terzo si è classificato il Volvera. Nel Seven femminile i quattro team presenti si sono sfidati in un girone. Le ragazze dell’Ad Maiora Rugby 1951 hanno allestito due compagini e le Arlequeens Two hanno preceduto le Arlequeens One. Terzo il San Mauro e quarto il Novi. Oggi sono entrati in scena i tornei del Settore Propaganda delle categorie Under 8, Under 10 e Under 12 e c’erano anche tre squadre di Under 6. Il CUS Ad Maiora Rugby 1951 ha conquistato il primo e il secondo posto nell’Under 8 e nell’Under 12 e il primo e il terzo nell’Under 10. Premi per tutti e bellissimo weekend trascorso all’insegna dei valori del rugby: sostegno, amicizia, rispetto e integrazione.

«Abbiamo avuto una buona cornice di pubblico – racconta Nicola Catalfamo – fin dalla serata inaugurale di venerdì a suon di musica rock e, anche in occasione del violento temporale di ieri, lo spirito vincente del rugby ha avuto il sopravvento. Come tutte le manifestazioni all’esordio, ci sono certamente degli aspetti da migliorare, ma una cosa è certa: il “Torino Rugby Festival” è un marchio, e non un appuntamento una tantum, e abbiamo tutta l’intenzione di farlo crescere nel tempo. Abbiamo avuto dei bei riscontri e in molti si sono prodigati per darci una mano. Si tratta di un forte sentimento comune, che ci fa essere ottimisti sul futuro del Festival».

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