19 Club, 76 squadre, 220 partite disputate, 1299 mete segnate in 32h 40m di gioco, oltre 1.000 bambini e 150 accompagnatori, 2 centri sportivi, 16 campi allestiti, 2 mense, 250 volontari, 15 persone di staff medico, 5 pullman navetta…. E i talenti più brillanti del rugby “made in Asr” (l’azzurro Luca Morisi, Marco Ferrari e Marco Conti) a premiare i giovani virgulti. Sono i numeri straordinari della (grande) festa del (mini) rugby che domenica 2 aprile ha animato le due sedi del XXII Torneo Capuzzoni: il centro sportivo Curioni, sulla riva occidentale dell’Idroscalo, e il centro sportivo Saini a Milano.

Il torneo dei bambini dedicato al “Capu”, il ragazzo che cominciò proprio nel minirugby del Rugby Milano per arrivare fino in Nazionale, è stato un travolgente successo. Di pubblico, innanzi tutto, con tantissimi papà e mamme, sorelli e fratelli, nonni e amichetti arrivati da tutta Italia, da Roma – sponda Capitolina – a Perugia, da Padova a Modena, da Asti a Prato. Di spettacolo, poi, visto il livello decisamente alto che si è visto in campo, dalle prime partite di qualificazione del mattino alle appassionanti finali del pomeriggio. E, infine, anche di buona volontà, visto l’esercito di volontari ed educatori che si è mobilitato per rendere il torneo dei baby campioni del rugby un evento unico, da stampare nella memoria. Il più sentito dei ringraziamenti va proprio ai 250 “volenterosi” che si sono divisi tra campi, aiuto agli ospiti, mensa, bar, punti di ristoro, parcheggi e tribune: senza il prezioso sostegno di questi genitori, amici, simpatizzanti, atleti – dalle categorie giovanili e seniores fino agli amatori e agli “old” – il Capuzzoni 2017 avrebbe avuto tutto un altro sapore. Grazie!

Alla fine, tra centinaia di piatti di pastasciutta, salamelle e birre spillate (che fanno sempre tanta atmosfera su un campo da rugby), ma anche di yogurt, frutta fresca, centrifughe e cereali (perché le buone abitudini non si dimenticano), il resoconto sportivo ha registrato la grande giornata del Valsugana, letale, addirittura feroce, nel centrare le finali nella categorie Under 8, Under 10 e Under 12, con vittorie nelle ultime due (con il Petrarca Junior nella U10 e con l’Amatori Union nella U12) e medaglia d’argento nella U8 (finale con l’ottimo Gispi Prato decisa sul filo di lana). Detto che nella categoria Under 6 la vittoria è andata alla rappresentativa di casa (il Rugby Milano si è imposta nel derby con l’Amatori Union), il trofeo finale della manifestazione è meritatamente andato ai biancocelesti padovani: complimenti al “Valsu”, che fa della formazione dei giovani talenti della palla ovale un fatto di Dna e di giusto vanto. Sul podio, anche la società di casa, il Rugby Milano, al posto d’onore, e il Gispi Prato, buon terzo. Il trofeo, che va alla società che si piazza meglio nelle varie categorie, è intitolato a Luciano Bagnoli, un signore che non ha mai giocato a rugby ma, come tanti altri genitori, ha capito l’importanza del rugby nella formazione dei giovani. La domenica milanese è stato il modo miglior per ricordare Luciano e il valore educativo del nostro sport.

Il premio Fair Play, per la sportività e la simpatia dimostrate in campo, intitolato a Sergio Franceschi, è andato ai Lyons Piacenza. Mentre al pubblico del Rugby Parco Sempione di Milano è andato il premio Cozzaglio, il riconoscimento per la tifoseria più calda, ma anche più corretta.

Nel ringraziare le società che hanno partecipato, gli educatori che hanno accompagnato i campioni in erba e i volontari che hanno sostenuto piccoli e grandi nei due centri sportivi interessati dall’evento, Saini e Curioni, il Rugby Milano dà a tutti gli appassionati appuntamento al prossimo anno, per una nuova appassionante sfida e un’altra giornata di sport e buoni propositi.