GLI AZZURRI VOLANO A BUENOS AIRES, L’11 A SANTA FE’ PRIMO TEST CON I PUMAS

Roma – Azzurra molla gli ormeggi: la Nazionale Italiana Rugby lascia Roma e vola verso Santa Fè per il primo test-match della gestione di Conor O’Shea.

Sabato 11 giugno, all’Estadio Colon, il debutto nel tour estivo 2016 arriva contro i Pumas di Daniel Hourcade, quinta forza del ranking World Rugby: debutto per il CT irlandese sulla panchina italiana, debutto per Edoardo Gori, dopo 50 caps, come capitano dell’Italrugby.

E proprio il mediano di mischia e skipper dell’Italia, in vista del lungo volo che nella notte porterà gli Azzurri dall’altra parte del mondo, ha voluto chiarire gli obiettivi e l’approccio che si aspetta dai propri compagni per le prossime settimane che, dopo il test contro l’Argentina, proseguiranno con le sfide agli Stati Uniti (Santa Fè, 18 giugno) ed il Canada (Toronto, 26 giugno).

“Partiamo per vincere, senza alibi di nessun tipo. Il viaggio lungo, il fatto che il tour arrivi al termine di una stagione molto lunga per tutti noi, non devono interessarci. Conor ha portato una ventata di aria nuova, dopo il 6 Nazioni ce n’era bisogno. Ora, dobbiamo portare a casa tre vittorie, partiamo con questo obiettivo” spiega il numero nove toscano dell’Italia e della Benetton Treviso.

“Dobbiamo voler vincere ogni partita, e per farlo dobbiamo dare il massimo in ogni momento, in campo e fuori. Il cambio di mentalità di questo gruppo deve partire da qui, dalla volontà di non aggrapparsi ad alcun alibi. E se perderemo una partita, dovremo capire il perché è accaduto, non pensare al viaggio, alle difficoltà della trasferta, alla stanchezza di fine stagione” ha aggiunto Gori.

“Abbiamo un gruppo molto giovane – ha proseguito il capitano azzurro – ed in questi primi giorni di raduno ho visto da part4e di tutti una gran voglia di dimostrare di meritare un posto in questa squadra, con questa maglia. C’è competizione interna e questo non può che portare nuovi stimoli, sia per i nuovi giocatori che per chi ha maggiore esperienza”.

Gori analizza poi gli avversari che attendono l’Italia nelle prossime setitmane: “L’Argentina è una grande squadra, dura fisicamente, con una gran storia alle spalle ed un movimento che si sta rafforzando. Dovremo affrontarli senza timore, mettere loro pressione, imporre il nostro gioco”.

“Anche gli Stati Uniti sono fisicamente consistenti, anzi proprio della fisicità fanno il proprio punto di forza. Senza dubbio sono meno strutturati tatticamente e tecnicamente: dovremo essere superiori a loro sotto questo punto di vista, e sfidarli con efficacia sul piano fisico”.

Infine il Canada, che a Leeds lo scorso settembre aveva messo paura all’Italia nella seconda gara della Pool D della Rugby World Cup: “Abbiamo rischiato di perdere una partita che, nei pronostici, sembrava scontata. Il Canada ci ha sorpreso con la propria fisicità, con una grande condizione fisica, con la capacità di spostare la palla da una parte all’altra del campo. Mentalmente, sarà una gara molto complessa, dobbiamo affrontarla sapendo che saranno ottanta minuti difficili”.

L’Italia arriverà domani mattina a Buenos Aires, per trasferirsi poi in pullman a Santa Fè ed iniziare da sabato la preparazione alla prima gara contro l’Argentina.

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