AVELLINO- PARTENOPE Troppo bello per essere vero l’ Avellino Rugby della prima frazione di gioco, troppo brutto quello sceso in campo nel secondo tempo. Ci verrebbe da chiederci quale dei due, corrisponde al vero Avellino. Quello brillante e spumeggiante che ha messo sotto la Partenope Pomigliano chiudendo la prima parte della gara 15-8; o quello opaco e arrendevole della seconda, la risposta come al solito l’ ha data il campo, unico giudice supremo che almeno in questa disciplina, elegge vincitore la squadra che merita di più la vittoria. Quest’ oggi , il risultato finale premia la squadra che ha avuto più birra in corpo e alla fine ha meritato di portare a casa l’ intera posta in palio: i quattro punti più quello del bonus aggiuntivo, riuscendo ad imporsi con il risultato di 15-35. La metamorfosi dei padroni di casa, è stata palese nella seconda frazione di gioco, dopo aver dominato per larghi tratti la prima, sfoggiando anche un buon rugby, divertendo il sempre più numeroso pubblico accorso  al “Santo Spirito“, il calo fisico dovuto anche alla furibonda reazione degli ospiti ha messo in evidenza i limiti della truppa cara al Presidente Roca, capace oramai di giocarsela con tutte le formazioni più titolate del girone, ma incapace ancora di riuscire a sconfingerle. C’è ancora tanto da lavorare – quello è certo- ed i numerosi infortuni che in questo momento attanagliano la formazione irpina, di certo non aiutano, ma mister Fico può iniziare a sorridere, visto che dopo i debutti nelle scorse partite, di elementi giovani come Vietri (oramai una realtà ben consolidata) di Maione e Damiano, oggi hanno esordito, seppur per pochi minuti anche l’ ala Fabio Caliendo ed il centro Ciro Alaia Esposito, elementi ancora poco esperti ma che stanno dimostrando di tenerci a ben figurare in questo sport. L’ Avellino inizia a spron battuto la gara, deciso e concentrato, ad imporre il proprio gioco, proprio come uno dei leader del club: Luca Pericolo, aveva suggerito alla vigilia, sembra riuscirci! Neanche un giro di lancette , è Carpinelli che và ad infastidire un rinvio al piede di un avversario, intercettando la traiettoria del tiro, veloce e tenace la sua corsa nel raggiungere l’ ovale, la prima meta di giornata è cosa fatta. Troppo defilato Bronzone, per sperare nella trasformazione del calcio aggiuntivo. 5-0! Irpini ancora all’ attacco, al minuto 11, ci prova Pericolo, che con una finta elude il dirimpettaio, quindi si porta l’ ovale in avanti con un calcio, per un attimo riesce a controllare, ma la sua fuga viene intercettata dal tentativo disperato dell’ estremo ospite. E’ il preludio alla seconda meta, da una mischia chiusa, è Liguori, schierato per la prima volta come terza linea centro, che parte di gran carriera sfondando il muro eretto dagli avversari, ben sostenuto dai due flancker, che deposita aldilà della linea bianca, posizione più agevole, in prossimità dei pali, per Bronzone non ci sono problemi per firmare i punti del 12-0. La Partenope, non crede ai suoi occhi, impiega 27 minuti per farsi viva, nei ventidue di casa, quanto sugli sviluppi di un calcio piazzato, accorcia sul 12-3. Ci riprova cinque minuti più tardi ma il risultato non sarà lo stesso.Quindi si rifà sotto Avellino, al 36° da un’azione partita da Barbarisi (tra i migliori dei suoi) fermata irregolarmente dai bianco-rossi ospiti, scaturisce una nuova occasione per Bronzone, che puntualmente porta i suoi sul 15-3, sarà l’ultimo sussulto dei biancoverdi. Da questo momento in poi, sarà la Partenope Pomigliano a menare le danze. E’ l’ ultimo minuto della prima frazione, che da coraggio ai ragazzi di capitan Palazzi, da una touche dai ventidue, provano un bel carrettino che spinge la mischia pomiglianese dritto fino alla meta, non trasformato il calcio, 15-8, lupi che chiudono il tempo ancora in vantaggio di un break. La ripresa, appunto, riparte dagli ultimi minuti di gioco del primo, con gli ospiti determinati a ribaltare il risultato, ci provano al 1° con un calcio, dai quaranta metri, senza alcun esito, ma è al 3° ancora con un azione di mischia che in prossimità dei pali segnano ancora, calcio questa volta trasformato, ed il pareggio è acquisito 15-15. Il sorpasso, è nell’ aria, il XV biancorosso continua ad attaccare e al 16° un calcio piazzato è messo a referto, 15-18. Subito dopo c’è il primo cambio per i locali, Liguori è costretto alla resa per un colpo alla schiena, Barca prende il suo posto. Il ritmo degli ospiti è tambureggiante al minuto 21, ancora una meta violata, per le vie centrali, e anche questa volta calcio tra i pali, 15-23. A questo punto, vista la mancata reazione dei padroni di casa, la Partenope insiste nel cercare la quarta meta che gli permetterebbe di guadagnare il punto aggiuntivo, la trova al 27° ancora con una giocata della mischia sempre in prossimità dei pali, calcio ancora trasformato e risultato che si porta sul 15-30, la girandola di sostituzioni non produce nessun effetto positivo in casa biancoverde, anzi a due minuti dal termine, ospiti ancora a segno questa volta dal lato dx del rettangolo, calcio non realizzato, e triplice fischio finale del signor Andrea Malzone della sez. di Salerno, che vede la Partenope Pomigliano espugnare Avellino con il finale di 15-35.