«È un bel esempio di solidarietà e di altruismo nel pieno spirito che da sempre contraddistingue il nostro mondo»: è questo il commento di Orazio Arancio, Presidente del Comitato Federugby Sicilia, relativamente all’impegno profuso da giocatori, dirigenti e sostenitori dell’Acireale Rugby nell’immediatezza dei danni prodotti dal ciclone che ha colpito la Sicilia orientale, ed in particolar modo la città dei cento campanili. «“Come fosse un ruggito”, questo è quello che in molti hanno raccontato della terribile tromba d’aria che ha devastato il centro di Acireale – si legge in una comunicazione della società rugbystica granata – e a ruggire per le strade della città barocca c’erano anche le madri degli allievi della scuola rugby acese, le mogli, le fidanzate e gli amici dei ragazzi, oltre alla dirigenza al completo; tutti indossavano guanti, imbracciavano scope, pale, secchi, sacchi e quant’altro serviva nelle operazioni di bonifica delle zone più colpite». Ancora una dimostrazione, come già avvenuto ad esempio negli scorsi anni nella provincia peloritana ed ancora in moltissime occasioni e scenari in giro per il mondo, di come il rugby sia sport e stile di vita, agonismo e modo di pensare ed agire al servizio del prossimo e della comunità. E di come il rugby siciliano sia un movimento maturo e responsabile, in termini di solidarietà ed altruismo.

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