Partita combattuta ed equilibrata: per l’Under 16 iblea il futuro è roseo

Al termine di un gran match, combattuto fino all’ultimo secondo di recupero, il Ragusa Rugby Under 16 cede di strettissima misura ai pari età del Villa Pamphili Roma. Il risultato finale (14-15) dice molto di più della asetticità dei numeri.

Dice che i nostri ragazzi hanno finalmente lottato contro una signora squadra per sessanta minuti pieni. Dice che hanno perso una messe di palloni, pur avendo vinto l’80% delle mischie e delle touche. Dice che avrebbero comunque meritato di vincere, pur non brillando, avendo però disperso nel peggiore dei modi l’ultimo passaggio in diverse occasioni.

Ma andiamo alla cronaca.
Ci si aspetta la solita partita rognosa, ma l’ottima impressione destata dai nostri ragazzi, a Roma la domenica precedente, lascia ben sperare. Fin dai primi minuti, gli ospiti biancoverdi appaiono ordinati, gran difesa e percussioni centrali, con lampi di accelerazione del loro estremo. I nostri tengono sontuosamente botta, ma almeno le prime quattro ripartenze sfumano per errori alla mano.
Ben presto si comprende che i nostri terranno il possesso dell’ovale, ma che gli avversari – i quali difendono con grande ordine – non daranno spazi o respiro.
Il primo tempo va avanti una mischia dopo l’altra, il Villa Pamphili difende alto e compatto, il Ragusa Rugby si accende a intermittenza, quando lo fa dimostra ottimo potenziale ma scarsissima lucidità, quest’oggi. E quando sembra che il primo tempo si stia avviando verso uno 0-0 quantomeno singolare, ecco l’estremo romano trovare un varco, destreggiarsi con rapidità e ostinazione, e mettere la palla giù. Calcio non trasformato, quindi 0-5.
Sul rabbioso capovolgimento di fronte, ennesima palla sfuggita dalle mani dei nostri giovani a cinque passi dalla linea di meta, lato sinistro; palla recuperata ancora dai nostri in touche, giocata veloce sul lato opposto, e ultimo passaggio fuori misura a nemmeno tre metri dalla linea di meta.
Sul fischio finale del primo tempo, gli ultimi 2 minuti hanno rappresentato l’andamento dell’intero match: nella ripresa ci si attende che la U.16 abbia finalmente lasciato in panchina ansie e timori.

Infatti, sin dai primi istanti, la partita riprende così come si era interrotta: grande foga dei nostri, che premono e schiacciano, ci provano tutti e senza soluzione di continuità, pare un assalto infinito, finché Flavio Antoci trova lo spunto per incunearsi tra i pali. Lo stadio esplode, e Gabriel Di Natale trasforma: 7-5.
Ma non c’è tempo per rifiatare. Il Villa Pamphili si getta di nuovo in avanti, aggrediscono gli spazi e spingono Ragusa all’indietro. Batti e ribatti, il primo tentativo viene spento con decisione dai nostri, il secondo però è ben più ostinato e gli ospiti passano sul lato sinistro. Calcio che finisce sul palo, e così il risultato si ferma sul 7-10.
Sospinti da tutto quanto il pubblico presente, e con l’orologio che non ferma la sua corsa, i giovanotti dell’Under 16 ripartono con impressionante veemenza: gli ospiti sembrano reggere ogni urto, ma – quando manca poco meno di un quarto d’ora al termine – prima un calcio di punizione di Gabriel Di Natale sfila d’un niente accanto ai pali, e poi una arrembante azione offensiva porta Claudio Sgarzi in meta sul lato destro. Stavolta Gabriel Di Natale non fallisce, e si va sul 14-10.
Finita?
Neanche per sogno. Le squadre combattono su ogni metro di campo, i ragazzi ragusani vanno pure in meta con Gabriel Di Natale, ma l’arbitro vede un avanti (tocco di coscia: aveva però annullato una meta analoga ai romani nel corso del primo tempo). Ragusa preme ancora, con grande animo, Villa Pamphili ribatte e resiste. L’ennesimo errore a metà campo, però, costa caro ai ragazzi iblei: l’estremo si invola lungo l’out di destra e sorprende tutti andando in meta a un paio di minuti dal fischio finale. 14-15.
Inutile anche se ammirevole il forcing finale dei neri ragusani, che continuano a battersi su ogni rack, mischia e pallone con tutte le forze residue: ma la maggiore esperienza dei romani lascia trascorrere i pochi secondi che rimangono, fino al fischio finale.
Dopo la Capitolina, anche il Villa Pamphili passa a Ragusa. Ma se quest’ultima è la terza forza del torneo Elite, allora la nostra Under 16 ha dimostrato di essere decisamente all’altezza, pur non avendo oggi brillato.

“Ma oggi la squadra ha dimostrato carattere, e una tenuta mentale durata tutta la partita. Siamo stati sfortunati, poco lucidi, ma i ragazzi oggi meritavano i nostri complimenti a fine partita”, hanno ripetuto a pochi attimi di distanza l’uno dall’altro coach Massimo Lucenti e Daniele Gulino, sempre vicino ai ragazzi della U.16.

Domenica prossima, nuovamente in casa, Ragusa avrà la possibilità di riscattarsi contro L’Aquila: la prima squadra non romana in casa potrebbe portare un po’ di fortuna.

Ragusa, 04.11.2017

Giuseppe Cusumano
Ufficio Stampa Ragusa Rugby