Un’Italia poco incisiva in fase offensiva si arrende ad un’Irlanda cinica e determinata. Gli azzurri nella prima frazione di gioco si limitano a difendere e solo in poche occasioni si fanno vedere “palla in mano”; positiva la prestazione generale dal punto di vista dell’organizzazione difensiva, ma davvero troppo pochi i palloni toccati in attacco. La prima frazione di gioco, infatti, è tutta di marca irlandese: numerose le azioni coordinate da un pacchetto degli avanti organizzato e incisivo, sempre ben supportato da una linea di tre quarti attenta e, nei rari momenti in cui viene chiamata in causa, determinata e fantasiosa. Molto positiva la prestazione del mediano d’apertura Keatley, autore dei nove punti al piede ospiti, ma anche di una prova perfetta in cabina di regia. L’Italia, invece, è stata in partita solo nei (rari) momenti in cui ha provato a giocare palla in mano, trascinata da capitan Sergio Parisse e da un Leonardo Ghiraldini sempre importante in chiave “ball carrier”. Il secondo tempo è tutto di marca ospite e sono due le segnature che, di fatto, chiudono la partita: la prima del mediano di mischia Conor Murray, abile ad aprirsi uno spazio rasente al pacchetto e la seconda della terza linea O’Donnel bravo ad involarsi in meta dopo un errore difensivo del pilone azzurro Martin Castrogiovanni.

@davidemacor

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