Partiamo con “le presentazioni”: abbiamo fatto due chiacchiere con Francesca Tonino, “friulana doc”, con la passione per il rugby. Nata, ovalmente parlando, a Gemona del Friuli con le “Duckesse”, si è trasferita in Nuova Zelanda per un’esperienza di vita e ora si trova a giocare trequarti ala nel Poneke Rugby Club e partecipa al Fleurs Trophy.

Come stai vivendo questa esperienza neozelandese?

Sono ormai trascorsi sette mesi da quando ho lasciato la Patria per trascorrere un gap year in Nuova Zealanda: i primi mesi me li sono goduti viaggiando Isola del Sud e Isola del Nord, guadagnando qua e là un po’ di dollari svolgendo i più svariati lavori (da vendita di fragole in strada a bar staff passando per il woofing). Da metà Gennaio mi sono invece stabilizzata nella capitale, Wellington. Faccio la ragazza alla pari in una famiglia con due adorabili bambine. Trascorro la maggior parte del tempo con loro ma mentre sono a scuola e la domenica lavoro in un bar, allenamenti due sere a settimana più partita il sabato mattina. Appuntamento immancabile il sabato sera allo stadio a tifare per gli Hurricanes e poi in centro per qualche birra (in realtà odio la birra…diciamo per qualche taglio di vino, da vera friulana!). Sono abbastanza impegnata e sta andando tutto alla grande!

Che rugby si gioca nell’emisfero australe?

Considerando che il mio approccio al rugby risale al novembre 2013, quando venne creata la squadra di rugby a 7 Duck’esse di Gemona del Friuli, la mia esperienza rugbistica è piuttosto limitata. Non avevo ancora partecipato a nessun campionato, quindi quello neozelandese (il Fleurs Trophy) è stato il primo della mia vita. Il club in cui gioco è il Poneke Rugby e il Fleurs trophy è un campionato di rugby a 15, quindi un po’ diverso da ciò a cui ero abituata. Per prima cosa qui le ragazze sono ben massicce, muscolose, forti, la maggior parte sono maori – samoane o comunque provenienti dalle isole. Quindi il fisico è un aspetto molto importante e direi quasi

fondamentale per dominare sul campo. Il gioco è ovviamente molto duro, molte ruck durante il gioco, tendenzialmente ci sono molti impatti. Stiamo comunque lavorando a livello di squadra sul migliorare la velocità del gioco. E’ un onore per me poter giocare nella patria del rugby. All’inizio pensavo che le ragazze fossero molto più sportive invece no, molto spesso si gioca sporco anche qui, eccome!

La più grande difficoltà trovata al primo approccio con la palla ovale in Nuova Zelanda?

La più grande difficoltà? Tralasciando i passaggi (appena arrivata mi sembrava di non aver mai preso in mano un palla da rugby) direi assolutamente la lingua, l’inglese. Sembra una “cazzata”, ma sappiamo quanto il parlare sia fondamentale nel rugby. Ecco, per me il fatto di dover ascoltare e parlare in inglese è stato un blocco; non perchè io non ne sia capace, semplicemente perchè durante il gioco si è rapidi, istintivi, e io per esempio ragionando in italiano, perdo secondi preziosi nel tradurre nel mio cervello in inglese o viceversa, captare un messaggio in inglese e tradurmelo in italiano. Tutti quei codici, tutti quei nomi e schemi…un vero casino! Poi un’altra cosa che mi ha messo in difficoltà è stato il fisico: sono decisamente meno muscolosa e forte della maggior parte di loro..ma è per fare potenziamento che appunto ci troviamo il lunedì e il giovedì mattina alle 6 in palestra!!! Ci sto lavorando.

Il Poneke Rugby Club partecipa al Fleurs Trophy.

Il Poneke Rugby Club partecipa al Fleurs Trophy.

Sensazioni all’esordio?

Proud of me!!! E’ stata una vera sfida. La prima partita è stata un’amichevole ed ero molto soddisfatta (e soprattutto felice di essere viva e vegeta, tutta intera!!). Devo ancora migliorare tantissimo, mi sento molto meno brava rispetto alle compagne di squadra del Poneke, ma ce la sto mettendo tutta. Credo comunque di aver imparato molto, le ragazze e soprattutto gli allenatori mi hanno dato tanto e sono stati veramente disponibili e pazienti.

Guardando al futuro cosa ti aspetti?

Ora nei miei progetti ci sarebbe l’università ma per quanto riguarda il mio futuro rugbistico, beh, chi lo sa…si punta sempre in alto nella vita, no? Vedremo come evolverà la situazione, sono convinta che posso e devo migliorare ancora un sacco, sono solo agli inizi. Sono aperta a tutto, spero si possano creare buone opportunità per me, generalmente parlando!

Sogno nel cassetto?

Allora, fino alla scorsa settimana sarebbe stato: fare meta in Nuova Zelanda e incontrare almeno un All Black. Ebbene…entrambi realizzati! Parlare a Ma’a Nonu e Conrad Smith non è cosa da tutti i giorni. Quindi ora devi darmi il tempo di pensarne un altro… In ogni caso, un sogno nel cassetto d’ora in avanti sarà poter ritornare in questa terra magica.

Un enorme abbraccio dall’ Aotearoa!!!

@davidemacor

A sinistra Francesca Tonino con la maglia del Poneke Rugby Club.

A sinistra Francesca Tonini con la maglia del Poneke Rugby Club.