Pubblichiamo di seguito la lettera che ci è stata inviata dal dott. Luigi Meccariello, medico chirurgo e specializzando in ortopedia e traumatologia, che propone un interessante studio scientifico per la prevenzione dei traumi cervicali nei giocatori di rugby. La mail per eventuali adesioni o per richiedere informazioni sulle modalità dello studio scientifico è [email protected].

 

Egregia redazione,
vorrei chiedervi un po’ di spazio sul vostro sito NPR. Purtroppo non posso contribuire con articoli che parlano di rugby giocato o di vita di rugby. Ciò che scrivo può non interessare ai più, ma a qualcuno forse sì. Ho letto vari articoli sul caso di Cosimo e il suo brutto incidente e i successivi articoli sulla prevenzione dei traumi cervicali nel rugby.

Mi presento mi chiamo Luigi Meccariello, la mia professione è quella del Medico Chirurgo, ho 27 anni, da grande vorrei fare ”l’Aggiusta ossa” e sono iscritto al II anno della Scuola di Specializzazione di Ortopedia e Traumatologia dell’Università di Siena.

La mia carriera da rugbista è stata quella di una meteora… ho iniziato tardi a giocare, a 21 anni con la seconda squadra del Rugby Benevento, tuttavia mi sono tolto qualche soddisfazione: ho vinto un campionato di C Elite Centro Sud nel 2010, ho avuto tre convocazioni in serie A, la prima e la più bella per andare a Treviso alla Ghiarda per giocare contro la seconda squadra della Benetton Rugby. Ho giocato sempre in seconda linea, ma qualche volta pilone per necessità e forse quello era il mio ruolo, di cui ho potuto apprezzare la cervicobrachialgia della domenica sera e del lunedì mattina.

Finita la doverosa presentazione, ecco il motivo della mia lettera: invitare i lettori rugbisti e soprattutto le Società a partecipare ad uno studio scientifico che vorrei compiere con giocatori di Serie B e Serie C. Lo studio prevede il monitoraggio dei giocatori di prima linea, durante l’intera stagione sportiva, tramite il conteggio dei minuti giocati, le mischie compiute, parametri morfo-biometrici , un questionario a cui rispondere mensilmente e ad un allenamento fatto di esercizi che vanno svolti nel riscaldamento degli allenamenti e nel pre partita, oltre ad alcuni esercizi che vanno svolti durante l’arco della giornata.

L’obbiettivo di questo studio è scoprire se sia possibile prevenire infortuni gravi o semplici “malanni” che possono inficiare la normale vita sportiva, personale e lavorativa dell’atleta/lavoratore.

Mi scuso in anticipo con tutti gli appassionati di NPR per aver rubato spazio ad articoli più interessanti con questa lettera.

Buon Rugby

Dott. Luigi Meccariello