Con una vittoria a dir poco rocambolesca sul Rugby Alpago, l’OFM Lussetti Venjulia Trieste allunga la sua striscia positiva fatta di un pareggio e 3 vittorie in questa seconda fase del campionato di serie C1 nazionale e rimane saldamente al secondo posto del girone lasciandosi la zona retrocessione a ben 11 punti.

Il Venjulia si presenta in campo in una situazione di emergenza soprattutto in mischia, con una prima linea ridotta all’osso. I timori della vigilia però vengono spazzati già alla prima mischia chiusa, con gli avanti triestini che fanno la voce grossa e dominano i diretti avversari.
Proprio da una mischia chiusa nei cinque metri dell’Alpago arriva un fallo che l’arbitro sanziona con la meta tecnica in favore dei giuliani all’ottavo minuto. La trasformazione centra i pali portando il risultato sull’8 a 0 per i padroni di casa.
La partita è pesantemente condizionata dalla bora che l’apertura triestina Godina sfrutta intelligentemente nel gioco al piede trovandosi in favore di vento. I suoi calci di spostamento fanno guadagnare ai padroni di casa parecchi metri portando spesso il gioco a ridosso dei 5 metri veneti.
Al 22’ dopo vari raggruppamenti sulla linea di meta, è capitan Sponza a sfondare prepotentemente la difesa avversaria ed a marcare la seconda meta della partita. L’effetto che Godina dà alla trasformazione ha dell’incredibile e l’ovale centra i pali nonostante il vento forte. Sul 14 a 0 in favore del Venjulia l’Alpago reagisce e 5 minuti più tardi accorcia le distanze andando a sua volta in meta.
I triestini continuano a dominare in mischia e si ripresentano con costanza in attacco grazie ai precisi calci di Godina ma purtroppo le rimesse laterali sono una nota dolente quest’oggi e troppo spesso il Venjulia azzera il vantaggio territoriale regalando la touche agli avversari.
Al 38’ ci pensa il giovane Miccoli a mettere a posto le cose marcando la terza meta triestina con una notevole iniziativa personale che fissa il risultato sul 19 a 5 all’intervallo.

La ripresa del gioco inizia subito con una meta dell’Alpago, alla quale risponde immediatamente il centro triestino Chittaro che va a marcare la quarta meta assicurando ai padroni di casa il punto di bonus offensivo.
Sul 26 a 10 la partita sembra virtualmente chiusa anche perché Godina, che non può giocare al piede a causa del vento, fa giocare i trequarti a suo piacimento e spesso il Venjulia arriva in zona d’attacco con belle azioni che deliziano il pubblico presente. Tuttavia la formazione triestina non riesce a concretizzare la gran mole di gioco prodotta.
Con il cambio campo dell’intervallo, ora è Alpago ad essere in favore di vento e come fatto da Trieste nella prima frazione, sfrutta la cosa a suo favore giocando molto al piede e arrivando sui cinque metri avversari senza grossa fatica.
Da qui prova a sfondare con continui raggruppamenti che inizialmente vengono fermati da ottimi placcaggi portati soprattutto da Piattelli, Sponza e Pettirosso (man of the match). La caparbietà e la disciplina dei veneti però sono notevoli e l’Alpago marca due mete fotocopia al 22’ e al 30’ riaprendo di fatto la partita sul 26 a 22 in favore del Venjulia.
La formazione di casa perde per infortunio Marchesi (fortunatamente nulla di grave) e successivamente anche il neoentrato Steel, che viene sanzionato un cartellino giallo per falli ripetuti.
In inferiorità numerica il Venjulia perde lo smalto dei primi 60 minuti e comincia a temere per il risultato finale. L’Alpago invece, rinfrancato dal recupero inaspettato, completa la sua incredibile rimonta segnando un’altra meta. Con il pesantissimo parziale di 19 a 0 la formazione veneta si porta per la prima volta in vantaggio per 29 a 26 quando mancano solamente 7 minuti al termine della partita.
Il Venjulia prova ad attaccare ma lo fa in modo frenetico e senza risultati concreti. Con il vento a far da padrone, l’apertura triestina non si fida del gioco aperto e preferisce giocare con gli uomini più pesanti. I continui tentativi di sfondamento degli avanti fanno guadagnare sì qualche metro, ma di fatto sfiancano una mischia messa già a dura prova durante l’arco di tutto l’incontro. Al 39’ anche l’Alpago rimane in quattordici per un cartellino giallo ma sembra tardi per un possibile ribaltamento del risultato. Anzi, è ancora la formazione ospite ad arrivare a ridosso della linea di meta e usa la tecnica dei raggruppamenti continui che ha sfruttato per tutta la partita e che gli ha permesso di sfondare ben quattro volte. L’impressione è quella che i veneti siano vicini a chiudere definitivamente la partita ma il Venjulia si difende con le unghie e con i denti e in pieno recupero dimostra di crederci. Il pilone Piattelli riesce a recuperare il pallone e nell’ultima azione, dalla propria linea di meta, Trieste fa partire un’azione veloce che con una splendida combinazione tra Iachelini e Bencich porta in mezzo ai pali proprio l’estremo triestino. Rimane solo il tempo per la trasformazione di Godina e per i festeggiamenti in campo e sugli spalti per una vittoria che sembrava insperata.

Gran bella partita quella vista sul campo Ervatti di Prosecco grazie a due formazioni che non hanno mai mollato. In virtù del 33 a 29 finale, Trieste guadagna 5 punti mentre l’Alpago 2 (uno di bonus offensivo e uno di bonus difensivo).
Prossimo appuntamento del Venjulia, domenica 20 marzo in casa della capolista Rugby Udine per quello che è un vero e proprio scontro al vertice.

FORMAZIONE:Primieri, Viola, Piattelli, Pettirosso, Romano, Cherin, Sponza, Marchesi, Lisetto, Godina, Iachelini, Miccoli, Chittaro, Meneghel, Bencich.
A DISPOSIZIONE: Savi, Vendola, Steel, Nacmias Indri, Tavino, Cattarini, Benevoli.
ALLENATORI: Metz, Rossetto, Pribaz.

Marcatori: meta tecnica (trasf. Godina), Sponza (trasf. Godina), Miccoli, Chittaro (trasf. Godina), Bencich (trasf. Godina).
Man of the match: Stefano Pettirosso