Da Ladies Rugby Club:

Un altro 6 Nazioni è andato in archivio e dopo l’entusiasmo della vittoria di Rovato abbiamo pensato di dare uno sguardo a quello che è stato questo torneo ed alle prospettive che le sei squadre avranno l’anno prossimo anche nell’ottica della qualificazione alla Coppa del Mondo del 2014.

 

Inghilterra

Le prestazioni complessive dell’Inghilterra nel 6 Nazioni 2012 sono state veramente incredibili. La conquista del settimo titolo consecutivo è impressionante di per sé, ma vincere senza subire una nemmeno una meta è davvero sorprendente.

Il torneo inglese di quest’anno è la prova evidente di come Gary Street ed il suo staff siano sempre alla ricerca del miglioramento: cinque mete subite nel 2009, due nel 2010, una nel 2011, nessuna quest’anno.

Il successo dell’Inghilterra è anche il risultato di una politica di sviluppo dei giovani talenti a lungo e attentamente pianificata. E’ sorprendente rendersi conto che Emily Scarratt, il miglior estremo in Europa se non nel mondo, è ancora nei suoi 20 anni. Nel 2006 nella “Guardia d’Onore” per la partita dell’Inghilterra contro l’Irlanda c’era una ragazzina di 13 anni, recentemente selezionata per il gruppo nazionale con il programma per lo sviluppo dei giovani talenti. Sabato scorso, Hannah Gallagher era di nuovi in fila per ascoltare l’inno ma questa volta come membro della nazionale inglese.

Il successo di tale programma di sviluppo dei giovani significa che una mezza dozzina delle giocatrici della squadra attuale dell’Inghilterra potrebbe ancora giocare per la U20. Si tratta di una prospettiva scoraggiante per gli avversari delle inglesi. Continuando su questa strada noi crediamo che le cose, nei prossimi anni, non potranno che migliorare.

 

Francia

Quest’anno per il coach francese Christian Galonnier le tattiche erano chiare.

Nonostante una linea di 3/4 di enorme talento, la sua strategia è sempre stata orientata alla massima riduzione del rischio: tenere la palla con gli avanti e non dare alle avversarie spazio per muoversi. Con un pacchetto molto forte che ha funzionato per gran parte del torneo, la Francia è riuscita ad aver ragione di un’Irlanda estremamente coriacea e addirittura mettere in difficoltà l’Inghilterra per un tempo intero.

Tuttavia, la perdita di un elemento chiave come la No.8 Aida Ba – uscita per infortunio contro la Scozia – è stata un danno significativo e quando l’Inghilterra è riuscita a venire a capo del ruvido gioco francese, Galonnier sembrava non avere alcun piano B.

Ovvio che la Francia dovrà sviluppare una maggiore flessibilità tattica, se intende lottare per il prossimo 6 Nazioni e soprattutto per il podio mondiale nel 2014.

La federazione francese dovrà decidere anche quali saranno le sue priorità. Ancora una volta la Francia è stata l’unica squadra a partecipare a tornei sevens durante il 6 Nazioni e questo a parer nostro ha limitato un po’ il potenziale francese, visto che si è giocato soprattutto nei fine settimana in cui la Francia ha giocato contro i peggiori avversari: Irlanda e Inghilterra.

E’ significativo che questo duplice percorso tra 7s e XV fu tentato anche dall’Inghilterra nel 2009, l’unico anno nel quale le inglesi non riuscirono ad ottenere il “Grande Slam”. Una tale politica difficilmente potrà essere utile per le ambizioni francesi nel 6 Nazioni e nella Coppa del Mondo.

 

Irlanda

La misura del progresso dell’Irlanda in questo torneo è evidente già per il fatto stesso che lo staff e le ragazze sono amaramente delusi per aver concluso di nuovo il torneo al terzo posto.

La sconfitta di un solo punto in Francia probabilmente non sarebbe arrivata se la partita fosse stata giocata in casa o solo se la trasferta fosse stata gestita meglio, in tal caso la partita finale contro l’Inghilterra avrebbe avuto un valore notevolmente diverso ed avrebbe potuto regalare all’Irlanda una posizione neppure sognata, alcuni anni fa.

La cosa migliore dell’Irlanda in questo torneo è stata lo sviluppo di un efficacissimo movimento offensivo, che ha portato a segnare molti più punti rispetto al passato.

Certo non si può ignorare l’esplosione di due talenti puri come Niamh Kavanagh e Alison Miller.

Gran parte della loro colpa del pessimo secondo tempo, che ha portato alla sconfitta contro l’Inghilterra, probabilmente ha qualcosa a che fare con il fatto delle molte partite giocate di fila, a causa del rinvio all’inizio del turno con il Galles. Continuando a lavorare sodo sul comparto atletico però, questo fattore verrà sicuramente superato.

Ciò che serve ora all’Irlanda sono più partite da giocare durante l’anno – infatti sono l’unica squadra del 6 Nazioni che non partecipa a nessuno dei tornei europei FIRA questa estate. L’Irlanda è sicuramente questa squadra di talento e non dovrebbe aspettare un altro anno per tornare in campo.

 

Galles

Un torneo tra luci ed ombre per il Galles, con le vittorie contro Italia e Scozia, una buona sconfitta contro l’Inghilterra e le brutte prestazioni con Irlanda e Francia.

Manca una certa esperienza alla squadra che si è rinnovata moltissimo ed hanno avuto la fortuna di arrivare nel loro momento di forma migliore alla partita decisiva del torneo quella contro l’Italia al Millennium Stadium – la loro prima apparizione nel tempio del rugby gallese.

Perdere il capitano Rachel Taylor per la sospensione a metà torneo è stato un durissimo colpo per una squadra che era anche senza talenti del calibro di Catrin Edwards.

La cosa peggiore quest’anno per il Galles è stata sicuramente la difesa, c’è infatti molta delusione per aver subito oltre 100 punti nelle tre sconfitte.

Come per l’Irlanda, anche la loro ultima partita contro la Francia è stata davvero segnata dalla fatica ed il coach Edwards dovrà in futuro lavorare molto sulla tenuta atletica delle ragazze.

Finire al quarto posto è comunque un miglioramento per il Galles che dovrà ripetere questa impresa, anche il prossimo anno per garantirsi qualificazione automatica per la Coppa del Mondo del 2014.

 

Italia

Dopo la stagione migliore di sempre nel 2011, lo staff azzurro guarderà indietro al torneo del 2012 con una certa delusione.

Due vittorie e una sconfitta di misura contro la Francia, l’anno scorso sembravano costituire un buon viatico per il 2012, ma purtroppo la squadra azzurra non è riuscita a costruire su questo. A dire il vero un qualche segnale di pericolo era già stato avvertito in autunno, quando una squadra azzurra quasi al completo era stata sconfitta da un team sperimentale francese, con un netto 37 – 0.

A questo si deve aggiungere un calendario molto difficile che ha visto l’Italia affrontare la Francia, Inghilterra e Irlanda nelle prime tre partite. Un calendario così non è certo l’ideale per la fiducia della squadra nei propri mezzi.

A complicare le cose per le “Azzurre” ci sono messi alcuni infortuni importanti, come quello del talentuoso centro Maria Grazia Cioffi o dell’esperta Michela Tondinelli, anche se l’esordio di alcune giovani promesse come Michela Sillari e Sofia Stefan fanno ben sperare per il futuro. Una conferma invece per la mischia che si è dimostrata in grado di reggere il confronto con tutti i pacchetti avversari, guidata al solito magistralmente da Gaudino e Severin, entrambe tra le migliori giocatrici del torneo.

Disciplina e fiducia in se stesse rimangono una questione importante per le “Azzurre” Contro il Galles, le più dirette rivali per la qualificazione automatica alla Coppa Del Mondo, l’Italia era molto confidente prima della visita al Millennium Stadium, ma il tecnico Di Giandomenico ha dovuto assistere li alla peggiore prestazione del torneo. Due cartellini gialli in una frazione della partita più importante del torneo sono davvero troppi. Fortunatamente la vittoria con la Scozia ha risollevato il morale di tutti e niente è ancora definitivamente deciso per la qualificazione a Parigi 2014.

Le ragazze lavoreranno per tutta l’estate partecipando anche alla Coppa Europa (che si giocherà appunto in Italia) per arrivare al prossimo 6 Nazioni pronte per gli scontri decisivi con Galles e Scozia, sperando anche in un calendario migliore.

 

Scozia

Per il secondo anno consecutivo la Scozia torna a casa con il “Cucchiaio di Legno” e con il “Whitewash” essendo finita in fondo alla classifica del torneo delle 6 Nazioni senza aver vinto neppure una partita. Difficile al momento pensare di avere certezze nella corsa per tentare di qualificarsi per la Coppa del Mondo. Se il torneo del 2012 è stato avaro di soddisfazioni, anche quello del 2013 sarà sicuramente molto difficile.

Prima della partita finale contro l’Italia, la Scozia non aveva addirittura segnato nemmeno un punto. Almeno le due mete segnate contro le italiane, hanno risparmiato alla Scozia il primato negativo di aver concluso il torneo senza nemmeno segnare un punto (cosa mai accaduta).

Se guardiamo al torneo dello scorso anno comunque qualcosa di positivo c’è, sicuramente la difesa è migliorata ed il reparto dei 3/4 in più occasioni si è mostrato capace di creare occasioni in attacco, purtroppo sempre vanificate dagli errori individuali che sono stati semplicemente troppi.

Proseguire il lavoro sullo sviluppo delle skills ed il condizionamento atletico delle giocatrici scozzesi – (visto che anche in Scozia il livello del campionato è molto basso) – sarà certamente di aiuto per il progresso squadra così come l’esperienza del ritorno dopo molti anni nel circuito del 7s europeo in questa estate. Al momento però la Scozia è la meno qualificata delle sei a staccare un biglietto per Parigi 2014.