preziose mete nel prossimo futuro.

CON SERENITA’. Virtualmente, per i livornesi, la salvezza è al sicuro già da qualche tempo, ma il timbro della matematica certezza, giunto domenica 7 aprile – curiosamente coincisa con una domenica di riposo; è stata decisiva per l’aritmetica la sconfitta nel recupero della 16° giornata del Formigine in casa con il San Benedetto – ha regalato alla squadra ulteriore serenità. Giocare senza la scimmia sulla spalla e senza l’assillo del risultato a tutti i costi è un vantaggio per i giovani. Già contro il Colorno cadetto, domenica scorsa, pur senza rovesciare il pronostico sfavorevole (gli emiliani si sono imposti con più fatica rispetto a quanto possa indicare il punteggio di 13-43), la LundaX Lions Amaranto è parsa in forma. Il progetto è quello di migliorare partita dopo partita e anche gli incontri più difficili o addirittura proibitivi sono utili in tale processo, che non si esaurisce certo in questo scorcio finale di stagione.

FRESCHI OUT. A Firenze, contro una squadra che giocherà con il coltello tra i denti, servirà raziocinio e intelligenza tattica. Sfruttando le proprie doti, cercando di superare indenni i momenti più delicati del confronto e comunque evitando di abbattersi per eventuali difficoltà, i livornesi possono strappare un buon risultato. Giacomo Bernini – a proposito: il giovane tecnico, alla sua prima esperienza come head coach, si è ampiamente dimostrato all’altezza del compito assegnatogli – deve fare i conti con varie assenze, sia nel pacchetto sia nella linea arretrata. Stagione finita per Marzio Freschi, il centro che nel cuore del primo tempo del match con il Colorno cadetto si è procurato un serio malanno al ginocchio.