I programmi e le ambizioni del sodalizio sinergico del Granducato furono presentati ufficialmente mercoledì 22 luglio 2015 nella sala Ferretti della Fortezza Vecchia, uno dei luoghi simbolo di Livorno. La franchigia nacque grazie alla collaborazione tra i club labronici dei Lions Amaranto e degli Etruschi, con il compito di formare le leve degli under 16 e degli under 18. I giocatori delle due realtà livornesi passarono in prestito al Granducato. Il tutto per il bene comune, per far crescere – sul piano sportivo, ma non solo – i ragazzi, mettendo alle spalle rivalità e campanilismi. La stessa scelta del nome (Granducato appunto) andò a testimoniare la volontà di aprire il club a tutto il movimento toscano: in tal senso fu significativo la nomina, per il ruolo di presidente, di una dirigente sportiva lucchese, Loredana Russo, e che negli anni successivi abbiano aderito al progetto altre consolidate realtà della zona, quali il Bellaria Pontedera, il CUS Pisa e i Titani Viareggio. Al suo primo anno d’attività, nella stagione 2015/16, gli under 16 del Granducato ottennero il terzo posto nel campionato nazionale di categoria. Nelle annate successive, nella categoria degli under 18, trionfo nel Trofeo dell’Appennino e settimo posto nel campionato nazionale. L’avventura del Granducato – che nelle proprie fila ha visto maturare tra gli altri Gianmarco Lucchesi e Federico Mori – è proseguita fino alla stagione 2021/22.
A distanza di dieci anni dall’annuncio effettuato nella sala Ferretti e a tre anni dall’ultima partita giocata (curiosamente a Lucca) il 30 maggio 2022, il progetto è rinato. A formare l’ossatura del nuovo Granducato – i cui colori sociali sono il bianco e il rosso, i colori della Regione Toscana – saranno, nell’annata 2025/26 i giocatori under 16 (cioè nati negli anni 2010 e 2011) e under 18 (cioè nati negli anni 2009, 2008 e 2007; questi ultimi sono i cosiddetti ‘rientranti’) dei Lions Amaranto stessi e del Bellaria Pontedera. Il matrimonio sportivo tra i due club toscani consentirà nelle due succitate categorie di puntare a traguardi di tutto rispetto e di poter far crescere gli atleti in un lavoro sinergico. L’unione fa la forza: lavorando in simbiosi, alternando allenamenti e partite tra il ‘Priami’ di via Marx a Stagno ed il terreno pontederese del Bellaria, in viale Europa, tali giovani rugbisti, seguiti da tecnici preparati, potranno migliorare a vista d’occhio. Non si fa mistero di voler puntare ai campionati èlite (da conquistare dopo i previsti barrage). Dato il numero notevole di giocatori coinvolti, la volontà è quella di allestire, sia tra gli under 16 sia tra gli under 18, due rappresentative. Tali atleti resteranno tesserati per le società di provenienza (e dunque eventualmente potranno anche trovar spazio nelle rispettive prime squadre). Presidente del Granducato è un noto dirigente sportivo elbano, Gabriele Mazzei. Sarà affiancato nel suo lavoro, da dirigenti della stessa LundaX Lions Amaranto e del Bellaria. Un accordo, quello tra livornesi e pontederesi, destinato a durare a lungo. Forse – ai posteri l’ardua sentenza.. – non durerà 290 anni come il Granducato di Toscana, l’antico stato esistito tra il 1569 e il 1859: il tutto iniziò dopo la conquista della Repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze. L’identità toscana è nata in quei tre lunghi secoli: nel loro piccolo, su un campo da rugby, i giocatori dei Lions e del Bellaria proveranno a rinverdire quel senso d’appartenenza alla regione più bella del mondo.