Domenica il Padua affronta il forte Syrako Siracusa per una partita che vale doppio: per i ragusani vincere vorrebbe dire mantenere da imbattuti la testa della classifica e avere quasi vinto, per il terzo anno consecutivo, la Coppa Barocco

Il girone di andata del campionato di rugby di serie C volge al termine; ancora due turni e si potrà finalmente assegnare il titolo di campione d’inverno. Poi la pausa natalizia e per ritornare a calcare i campi da gioco bisognerà attendere 13 gennaio quando, sul Petrulli di Ragusa, andrà in scena il derby ibleo.

Ma intanto il Petrulli, in condizioni sempre più pietose (tra l’altro martedì scorso i giocatori si sono dovuti allenare nello spiazzo davanti al Selvaggio per l’impraticabilità del campo di allenamento), farà da palcoscenico all’incontro che domenica vedrà di fronte i padroni di casa del Padua Rugby Ragusa e il forte e temibile Syrako Siracusa.

Tradizionalmente ragusani e aretusei hanno sempre dato vita a partite belle, combattute, spigolose, e probabilmente pure domenica sarà così, anche perché questa volta più che mai la posta palio è grande.

Per gli iblei la vittoria potrebbe significare vincere con una giornata di anticipo il titolo, platonico ma pur sempre significativo, di campione d’inverno e affrontare così la pausa natalizia con l’umore al massimo.

Per i siracusani, invece, vincere non li farebbe rientrare, almeno per il momento, nella lotta per il titolo, ma li porterebbe a ridosso della zona che conta.

«Noi, come sempre, scenderemo in campo per vincere, se con bonus, tanto meglio», ha dichiarato Massimo Vinti, l’allenatore biancazzurro. «Ciò che conta, comunque, è portare a casa la vittoria perché la vittoria della guerra passa attraverso la vittoria di questa battaglia».

Nonostante la classifica, primi a punteggio pieno i ragusani, quinti i siracusani, il Syrako è pur sempre una squadra da prendere con le molle.

«Noi sappiamo che andremo ad affrontare una squadra tosta, dura, ma, come dico sempre, sono gli altri a doversi preoccupare di noi, e non viceversa. La partita non sarà facile anche perché di fronte avremo una squadra formata da vecchi marpioni. Ma se noi la affronteremo con il nostro solito spirito battagliero, nessun avversario deve farci paura. Spero solo che non piova, non tanto perché ho paura dell’acqua, quanto per le condizioni del campo, condizioni che, per esempio, martedì non ci hanno permesso di allenarci come si deve. E di questo devo ringraziare il Comune di Ragusa».

Polemiche a parte, e pioggia permettendo, domenica dovremmo assistere a un incontro avvincente e, come tradizione, giocato punto a punto. Anche perché di fronte ci saranno il primo e il secondo attacco del campionato (248 punti per i ragusani, 215 per i siracusani) e le due migliori macchine da meta (rispettivamente 37 e 31).

In più, come accade da tre anni a questa parte, la partita sarà valida come incontro di andata per l’assegnazione della Coppa Barocco, trofeo messo in palio tra le squadre delle due città che hanno fatto del barocco il loro biglietto da visita.

«La Coppa Barocco è un trofeo prestigioso e ci terrei a vincerlo. Ma, visto che la coppa sarà assegnata alla fine della partita di ritorno, per il momento mi accontento di vincere la partita e mantenere così la testa della classifica».

Il fischio d’inizio è fissato per ore 14:30, l’ingresso al campo è libero e gratuito.

 Ufficio stampa Padua Rugby Ragusa

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