Le mani dell’Ente Eur sul tempio del rugby romano, l’impianto del Tre Fontane? Per farci cosa? Sono questi gli interrogativi di genitori, dirigenti e tecnici della Nuova Rugby Roma, la società sportiva nata ad agosto sulle ceneri della Rugby Roma Olimpic, cancellata dalla Federazione italiana rugby (Fir) per default economico dalla Top Ten del massimo campionato di serie A. Questi genitori, dirigenti e tecnici hanno salvato il settore del minirugby e quello giovanile (under6, under8, under10,under12, under14, under16 e under20), iscrivendoli alla Fir e permettendo con enormi difficoltà di disputare a concentramenti e campionati, gli under 14, gli under 16 e gli under 20 a quelli nazionali di élite per i titoli conquistati sui campi la scorsa stagione rugbistica. Ma da fine agosto, questi 220 bambini e ragazzi non possono mettere più piede al Tre Fontane, un impianto in gestione al Coni, fino al prossimo giugno, quando tornerà di proprietà di Roma Capitale. LA GARA – La Nuova Rugby Roma, insieme ad altre tre società (Rugby e Altro, I Cavalieri, rugbisti old e la Rugby Roma 2000, la sola ad avere iscritti alla Fir, 57 ragazzi dell’under20 e della serie C) avevano fatto richiesta di poter avere i tre campi di rugby fino a giugno in attesa che il Comune di Roma Capitale bandisse una gara per l’affidamento ventennale dei terreni di gioco, degli uffici e degli spogliatoi del complesso che sorge all’Eur. La Coni Servizi, d’intesa con Il Comune, con l’intervento del delegato allo sport Alessandro Cochi, dopo una serie di incontri con le società aveva stabilito che queste realtà formassero un Consorzio, indicando anche un vecchio campione di rugby, Francesco Gargiulo, come presidente super partes fissando anche le quote: 50% alla Nuova Rugby Roma e il restante 50% alle altre tre società. Ma così non è stato. ENTE EUR – Disattendendo le indicazioni della Coni Servizi, secondo quanto dice Roberto Barilari, presidente della Nuova Rugby Roma, rugbista e tecnico della palla ovale da vecchia data, le tre società si sono consorziate tra di loro formando pochi giorni fa una società, l’Asd Rugby Roma srl, nominando come presidente Riccardo Mancini, amministratore delegato dell’Ente Eur, che ha accettato. Il tutto, davanti ad un notaio nello studio di Mancini. Alla Nuova Rugby Roma avevano offerto una quota di minoranza, il 25 per cento e soltanto un campo del Tre Fontane per gli allenamenti e le gare interne e i concentramenti per il minirugby. E il giorno successivo hanno riaperto l’impianto. Soluzione questa che non è stata accettata dalla Nuova Rugby Roma, anche dopo la diffida che alla società, che si era detta pronta a eseguire i lavori di messa in sicurezza di campi e spogliatoi, era arrivata un mese fa dalla Coni Servizi, con la motivazione che l’impianto non era a norma di sicurezza. I BOX DEL GRAN PREMIO – Può sembrare una guerra tra società, di gelosie e rancori tra vecchi rugbisti, genitori che si sono schierati su fronti opposti. Ma, secondo la Nuova Rugby Roma, che non vuole sciogliersi come società e confluire sotto l’ombrello delle altre tre, non è così. E l’entrata in campo di Riccardo Mancini, voluto dal sindaco Gianni Alemanno per chiudere una partita che il suo delegato allo Sport ha lasciato aperta, non tranquillizza genitori, dirigenti e tecnici di questa società. Intanto i rugbisti fino all’under 16 si allenano su campi di calcetto e calciotto. Quelli dell’under 16 e dell’under 14 insieme su un campo di calcio, con rose tra i 20 e i 30 giocatori. Per bambini, ragazzi e tecnici andare tre volte la settimana su questi campi che si trovano a Ponte Marconi, preparare le partite di campionato è un’impresa. I rugbisti più grandi invece si allenano sul campo della società rugbistica Arvalia, nel quartiere Corviale. Poi, quando si gioca in casa, tutti a Pomezia, sul campo del Torvajanica. Ovviamente tutti campi presi in affitto, con un costo notevole, 5.600 euro al mese, a seguito della chiusura dell’impianto del Tre Fontane, dove era previsto che lì sorgessero i box del progettato, e contestato dai cittadini dell’Eur, circuito del Gran Premio automobilistico di Roma di Formula 1. (roma.corriere)