Prosegue il precampionato del Giacobazzi Modena Rugby, atteso domani alle 18.30 dalla sfida di Imola col Romagna RFC, antipasto della serie B che comincerà il prossimo 14 ottobre. Tra i protagonisti della sfida coi galletti ci sarà anche Enrico Gibellini, che sabato scorso ha fatto il suo esordio come nuovo capitano della squadra biancoverdeblù. Una responsabilità e un onore per lui che in dieci anni di Prima squadra non si è mai tirato indietro, che non ha mai mollato anche dopo infortuni pesanti, che si è sempre fatto trovare pronto nei momenti importanti. Classe 1989, Gibellini ha esordito tra i grandi nella stagione 2007/2008, quando l’allora Donelli giocava in A2.
L’avanti modenese non ha mai abbandonato i colori biancoverdeblù, collezionando in totale 147 presenze: “Da capitano c’è più pressione, – spiega Gibellini – soprattutto nei confronti dei giovani senti la responsabilità di dare l’esempio. La fascia pesa, non c’è dubbio, anche perché raccolgo un’eredità pesante, quella di Marco Venturelli e Gigi Faraone, e prima di loro di Torraga e Pedrazzi, giocatori che hanno fatto la storia del Modena. Sono molto orgoglioso che la squadra abbia deciso di affidare a me la fascia di capitano, spero di essere un punto di riferimento per il gruppo e in particolare per i ragazzi più giovani, tanti dei quali ho allenato nelle squadre giovanili”.
Il tallonatore modenese è infatti anche allenatore e quest’anno è nello staff dell’Under 18. Sulla stagione che sta per iniziare il nuovo capitano spiega: “I primi test match sono poco indicativi, abbiamo giocato con squadre molto superiori sia tecnicamente che fisicamente, più preparate anche dal punto di vista della condizione, e noi eravamo stanchi dopo le prime settimane di allenamento. Con Romagna è diverso, è una partita che ci può dire con maggiore attendibilità a che punto siamo e cosa c’è da migliorare. Siamo consapevoli che ci aspetta una stagione difficile, come è stata quella dello scorso anno, ma speriamo in un esito diverso: abbiamo imparato la lezione e vogliamo dimostrare di valere più del terz’ultimo posto dello scorso torneo. Per fare questo sarà importante il contributo di tutti, dai veterani come me ai giovani fino agli ultimi arrivi Daupi e Bergonzini, giocatori importanti con grande esperienza e un passato ad alti livelli, che ci possono far fare un salto di qualità”.