Da Ladies Rugby Club:

Mentre la nazionale 7s femminile in Australia sta mettendo appunto gli ultimi dettagli prima di partire per Hong Kong, niente o quasi sembra muoversi ultimamente per il rugby a XV, tanto è vero che dal 2010 la nazionale maggiore Australiana non è ancora tornata ufficialmente in campo.

Nell’ultimo anno c’è stato un buon incremento di giocatrici in tutta l’Australia, circa il 5%, con il numero che adesso si aggira intorno alle 1.500 atlete in tutto il continente (sorprendentemente poche), ma con la crescente popolarità che sta assumendo il rugby 7s in tutto il paese, la Federazione Australiana dovrà intervenire al più presto se vorrà essere ancora competitiva nella prossima Coppa Del Mondo, che dista ormai poco più di due anni. Un lasso di tempo piuttosto breve.

Anthony Eddy, A.R.U. National Manager, pur sostenendo che c’è già pronto un programma di lavoro per anche per il rugby a XV è stato costretto ad ammettere che al momento e per i prossimi quattro anni, l’interesse della Federazione Australiana sarà focalizzato sul rugby 7s: “L’A.R.U. è sempre alla ricerca di opportunità per le due nazionali femminili (7s e XV), anche se non c’è nulla in programma nei prossimi mesi, per il rugby a XV, stiamo continuando a lavorare con un certo numero di altre federazioni per giocare alcune partite in futuro. In termini di 7s invece il nostro obiettivo è quello di giocare regolarmente nelle competizioni internazionali. Faremo tutto il possibile per assicurare che la nostra nazionale femminile abbia la possibilità di partecipare alle World Series nell’immediato futuro. Siamo i campioni del mondo in carica, il nostro primo obiettivo sarà quello di difendere il titolo nella Coppa del Mondo del prossimo anno in Russia”.

Dale Roberson, Programme Manager per il settore femminile ha aggiunto che tutte le strategie attuali della A.R.U. sono principalmente votate ad aumentare la partecipazione in entrambe le forme del gioco: “Abbiamo la ferma convinzione che se saremo in grado di attrarre un maggior numero di partecipanti al gioco, attraverso il Rugby 7s, questo avrà un effetto benefico, in seguito, sull’incremento del numero giocatrici per il rugby a XV. Questo approccio è stato adottato sia per i ragazzi delle scuole primarie e secondarie che per le ragazze e la A.R.U. ha previsto inoltre anche l’opportunità di finanziamento per i progetti di rugby femmnile che possono essere indifferentemente legati al XV ol rugby 7s “.

La domanda che continuamo a farci  è se alla fine, il grande sviluppo che sta vivendo il rugby 7s finirà per essere un danno per la crescita del gioco a XV.

In Australia sono fermamente convinti di no.