RUGBY VOGHERA – CUS PAVIA RUGBY 12-29
Voghera: Alecci, La Fiura, Capizzi, Panzarasa, Viscione, Serra, De Marco, Papini, Bacci, Ramella, Narciso, Torlaschi, Pizzino, Murgia, Buonanno all. Carugi e Grossi a disposizione: Ferrara, Allushi, Rossella, Volpi, Losio, Serafini, Mezzadra
CUS Pavia : Roberto, Chiudinelli, DiDio, Gandolfi, Bianchi, Appiani, Verona, Zampori, Desmet, Zucchetti, Melorio, Livieri, Zambianchi, Tavaroli, Blasigh all. Cantore a disposizione: Fietta, Trocchia, Ruzzenenti, Vescovi, Cullaciati A, Contarato, Bonizzoni
Marcatori: 20’ cp Serra (VO), 29’ cp Serra (VO), 32’ cp Serra (VO), 37’ meta Roberto (PV), 40’ cp Serra (VO) 45’ meta Desmet (PV), 52’ meta Zampori trasf Verona (PV), 61’ meta Ruzzenenti, 72’ meta Appiani trasf Roberto (PV)
CLASSIFICA :
Union 73, Varese 65, CUS PAVIA 64, Chicken Rozzano 56, Tradate 30, Malpensa 26, Valcuvia 23, Cernusco 13, Voghera 10, Parabiago -3
Torna la pioggia, torna l’atmosfera un po’ ovattata da pomeriggio della campagna inglese ed è subito derby! I ragazzi del CUS Pavia vanno in trasferta a Voghera a giocarsi quella che non è mai una partita come tutte le altre, è lo scontro tra gente che si conosce praticamente da sempre, è lo scontro tra due realtà vicine, tra due mentalità e stili di gioco differenti, è il derby e la tensione è palpabile fin dall’ingresso in campo. Voghera parte subitissimo con un gioco improntato all’avanzamento vicino al punto d’incontro ed alle forti cariche fisiche in mezzo al campo con i centri; anche se Panzarasa è costretto subitissimo a lasciare il campo a causa di uno scontro con Verona nel quale è il primo centro di casa ad avere la peggio. I padroni di casa ci mettono grinta e voglia di fare e macinano metri di campo con quel gioco abrasivo del pack di mischia di cui si parlava prima. Pavia non riesce a tenere ed è costretta a ricorrere al gioco falloso che Serra è bravissimo a trasformare in punti per tre volte consecutive portando in vantaggio la sua squadra per 9 a 0 nella prima fase di match dominata dai suoi, sospinti da un caloroso pubblico. Ma i ragazzi del capoluogo di provincia ci hanno oramai insegnato da tempo a bellissime partenze in salita, quasi che abbiano un macabro gusto nel far soffrire i propri supporters costretti a fare indigestione coi propri fegati in questi primi minuti, così guidati da una mischia sempre avanzante e dominante nelle fasi statiche si ributtano in avanti a testa bassa trovando una meta grazie ad un bel cambio di fronte di Roberto che, da bravo principe (giallo)azzurro si abbatte, sbatte e batte sul proprio avversario diretto, andando a segnare una meta al bacio che deve servire a risvegliare questa principessa gialloblu persa nella campagna vogherese. Ma le peripezie sono appena all’inizio e l’uscire da questa selva oscura è cosa aspra e forte e così Pavia ricasca nel fallo e Serra punisce ancora mandando le squadre a riordinare le idee sul 12 a 5. La seconda frazione della partita rincomincia con un Voghera in forte pressione sui nostri eroi che però ci mettono davvero poco a ricordarsi la propria identità, a riscuotersi per andare a riprendersi ciò che è di loro proprietà, la guida della partita. Pavia si riordina con qualche cambio, escono Melorio, Zucchetti e Bianchi ed entrano Vescovi, Cullaciati e Contarato a guidare la riconquista del reame perduto. Così come Simba deve ricorrere alle sue forze più nascoste per cacciare Scar dalla Rupe dei Re, così Pavia ricorre alla sua arma migliore per riappropriarsi della partita e dà cosi vita ad una vera e propria festa di driving maul da touche segnando tre mete consecutive in rapidissima successione che tagliano davvero le gambe ad una squadra di casa che già accusava i primi segni di cedimento. Apre le danze Desmet, prosegue Zampori per un vantaggio che non si vedeva l’ora arrivasse e chiude Ruzzenenti che segna la meta del bonus. È ancora la seconda linea autore dell’ultima meta a far parlare di se qualche minuto dopo rendendosi protagonista di una scaramuccia con Papini i due si scambiano convenevoli fuori dal regolamento e vengono spediti fuori dal terreno di gioco dal direttore di gara. Pavia tiene il pallino del gioco anche grazie alle cariche in giro per il campo di Blasigh che riesce sempre a scardinare l’avversario diretto che esso sia in campo aperto o nelle fasi chiuse come mischia o touche, la Furia di Ferrera non fa prigionieri dimostrando di essere quel rude dalla faccia d’angelo che tutti ricordano. La fatality del match arriva per le mani di Chicco Appiani che, con la solita movenza che lo ha reso noto in tutte le dancefloor del nord Italia, buca nella difesa vogherese e va a segnare la quinta ed ultima meta arricchendola di una bella capriola che mette la scritta fine al derby di ritorno chiudendolo sul 29 a 12 per gli ospiti.