Di Giacomo Civino

Correva il 1971, i British Lions effettuavano il loro classico tour nell’emisfero Sud, precisamente in Nuova Zelanda, con due partite che li vedevano opposti anche all’Australia.

La selezione britannica era formata da vere e proprie leggende del calibro di Gareth Edwards, Barry John, Gerald Davies, JPR Williams, Willie John McBride, Mike Gibson e Fergus Slattery.

Il capitano della selezione era il gallese John Dawes e alla guida tecnica Carwyn James, un coach secondo il quale il rugby era un’espressione di talento individuale, non una sublimazione di abilità evidenziate tramite un piano di gioco.

L’ undicesimo match sui 25 del tour era contro Canterbury e viene ricordato come il match più violento mai visto. 

Leggenda vuole che il club della regione avesse assoldato anche “avanzi di galera” pronti a menare le mani in qualsiasi momento. 

Dopo soli cinque minuti Il numero otto di Canterbury, Alex ‘Grizz’ Wylie, cercò di staccare la testa con un placcaggio al mediano di mischia Gareth Edwards. 

Due dei migliori giocatori dei B&I Ray McLoughlin e Sandy Carmichael furono costretti a fermarsi prima della fine del primo tempo a causa rispettivamente di una frattura del pollice (McLoughlin), dopo aver sferrato un pugno, mentre Carmichael per una frattura allo zigomo.

L’ irlandese Fergus Slattery venne preso ripetutamente a pugni in faccia, mentre Gordon Brown venne ripetutamente malmenato da Hopkinson, Wyllie e Penrose, durante il match fuorono diversi gli “scambi di opinioni” tra le due squadre .

Nonostante Canterbury disputò una grandissima partita, la sconfitta divenne inevitabile con il passare del tempo, il match finì con il risultato di 9-14.

I rapporti furono talmente tesi a fine partita che Canterbury non si presentò nel post partita.

Il tour si concluse con 23 vittorie su 25, i British& Irish Lions riuscirono a vincere 2 partite contro gli All Blacks, perdendone una e pareggiando quella conclusiva.