Che dire, normalmente non sono solito usare queste pagine per fatti personali, per ricordare un amico in questo caso, ma stavolta lo faccio. Lo faccio eccome. Come ho già sottolineato, “si dice che quando si gioca assieme  si condivide una parte della propria vita”, bene io ho avuto la fortuna di giocare con te per una stagione, condividendo gioie e dolori. Per poi rincontrarti al pub ad ogni mia visita romana ed era sempre come se ci fossimo salutati all’ultimo allenamento della settimana. Ricordo feste, chiacchiere di rugby e di vita. Pinte di birra per te e rum e cola per me. Ricordo (poco) sbronze, chiacchiere senza senso e chiacchiere con un fine. A te devo il mio bagaglio di imprecazioni scurrili – che porterò avanti con grande onore qui al nord – e i “porchi” più stravaganti e fantasiosi della storia. Ricordo l’augurio di matrimonio più bello di tutti: “Che era cieca l’avevo capito, ma pure senza braccia me mancava”. Ricordo i film di Alberto Sordi, mentre il Jack Russell di Silvio “cagava il cazzo” in ogni stanza con corse e rosicchiate varie. Ricordo i pre partita e i post partita, i “bevo una cosa e scappo a casa” che finivano sempre con interminabili sbronze. Ricordo la serietà della persona e la voglia di scapparci ad ogni occasione. Ricordo la voglia di vivere e di affrontare tutto nella maniera più rilassata possibile. Ricordo le risate ad ogni vittoria e le pacche sulle spalle dopo le sconfitte. Ricordo, ricordo e ricordo. Vaffanculo. Il rum e cola romano non avrà più lo stesso sapore, ma la tradizione la porterò avanti. Ciao Mitch. 

Questo non è un post “acchiappa like”, non me n’è mai fregato un cazzo dei “like” nella vita. Volevo solo ricordare un amico e mi pareva giusto lasciare “un qualcosa”.