Di Mario Friano

Il vecchio 2011 è alle spalle, mitico, magnifico ed indelebile. Il nuovo 2012 è da poco iniziato, da poco ha dato vita a quello che sarà. In pochi mesi si è passati dall’euforia dell’alta classifica, in un crescendo di emozioni, un susseguirsi di sensazioni che si scatenavano di settimana in settimana, un successo dietro l’altro che alimentava, sempre di più, goliardici ed ambiziosi sogni di tutti noi eterni innamorati dell’Amatori Torre. Dai sogni, come nessuno purtroppo ha predicato, è stato  inevitabile il passaggio obbligatorio nella realtà, il tutto senza abbandonare mai il sano ed indispensabile bagno nelle limpide acque dell’umiltà. La prima sconfitta è coincisa con la prima del girone- una doccia fredda- il rugby clan, il resto è noto: il Benevento, il Salerno e il Napoli. Questo ci ha fatto rivedere i nostri piani. Siamo al momento la quinta forza del campionato, e se pur è vero che aspirare, oggi, al primo posto in classifica possa essere un’utopia, abbiamo almeno il dovere di provarci, perché è l’unico obiettivo possibile da perseguire, tenacemente. Da questa domenica, al di là della solita e stereotipata cantilena che sottolinea come le prossime 11 gare  siano da considerarsi un nuovo campionato, dove si ribaltano posizioni, credenziali e ambizioni,  è cominciata l’avventura recupero per l’amatori rugby Torre del greco. Quelle sconfitte bruciano ancora dentro per le inevitabili incertezze difensive. Nulla di catastrofico, nulla di così tanto negativo; senza lesinare sforzi, senza pensare al recente passato, senza guardare la classifica, tutti, si proprio tutti, abbiamo un sacrosanto dovere da svolgere: dare il massimo, dare tutto quanto si ha dentro, e riprendere a viaggiare spediti verso l’agognata META. Una meta che ha un peso di gran lunga superiore alla promozione ‘’normale’’ progettata ad inizio campionato.
LA PARTITA Con la direzione dell’arbitro Lucio Radetich di Salerno,la partita è iniziata alle 15, 30 , sotto un sole primaverile e ha regalato, dopo tante feste, 80 minuti di buon rugby, di rugby champagne; si perché i cambiamenti impostati dalla coppia di tecnici,Panariello – Stornaiuolo, hanno prodotto un gioco come non se ne vedeva da tempo, in particolare la posizione di Silvio Lopez nel ruolo di estremo è stata la chiave di volta della partita, tanto che lo stesso Silvio è risultato essere il miglior giocatore della partita, il man of the match. Per i primi 30 minuti le squadre si sono studiate e i 2 pacchetti di mischia hanno retto lo sforzo degli  avversari di sfondare. E proprio dalle mischie sono nate tutte le nostre mete, la prima al 30’ del 1’ tempo porta la firma di Antonio Di Giacomo, che non viene trasformata. 5 a 0 si ricomincia, solito lavoro degli avanti, e i complimenti vanno ai vecchietti dell’amatori in particolare a Vincenzo Orecchio, 38 anni ben portati, sempre in prima fila, AVANTI, appunto, tanto da risultare essere tra i migliori, buon placcatore. Dalla solita mischia al 7’ del 2’ tempo, Enzo Russo bulldozer, mio antico pallino, sfonda portando il risultato sul 10 a 0, anche stavolta non trasformato. I coach, forti del risultato, dell’atmosfera che si respira, provano ancora altri schemi, anche per far riposare coloro che stanno sostenendo il peso della battaglia: Pasquale Formicola sostituisce Roberto Finelli, 3’ linea collaudata da lunga data. Al 18’, dalla solita mischia, esce fuori A. Di Giacomo che va DRITTO IN META 15 A 0.  Dal conetto trasforma Ottavio Borrelli per il 17 a 0. Al 20’ l’Afragola effettua una sostituzione e noi facciamo lo stesso, dentro Mendone e Raiola fuori Orecchio e R. Di Donna che escono tra gli applausi del pubblico che premia sempre chi ben gioca. Al 34’ la solita mischia  lancia DRITTO ALLA META Enzo Russo, 22 a 0, non trasformata. Al 30’ e al 38’ altre 2 sostituzioni, fuori G. Barbato ed entra A. Raia una gloria del rugby torrese, che nonostante i suoi 41 anni è sempre tra i più agguerriti, fuori D. Calabrese entra Sorrentino. Al 38’ l’ultima meta porta la firma di Ilario Romano, trasformata da O. Borrelli che porta il risultato sul 29 a 0, conquistando il punto di bonus.
CONSIDERAZIONI Questa è la prima partita del girone di ritorno e come detto in precedenza tutti dobbiamo dare il massimo, remare in una stessa direzione, per ANDARE DRITTI ALLA META, meta che come ben sappiamo è un piazzamento dignitoso, almeno tra le prime tre o primi addirittura in classifica. Sono 11 partite, 55 punti, ed è lecito sperare in un obbiettivo come questo, DRITTI ALLA META è il nostro comandamento, il faro che ci deve guidare in porto da qui a fine campionato, ed è una meta che possiamo fare, un traguardo al quale possiamo ambire, perché in questo campionato può succedere di tutto.